I bianconeri, sbarcati al Vigorito senza Ronaldo, passano in vantaggio grazie a Morata. La squadra di Inzaghi raddrizza il risultato sul finire del primo tempo e regge l’onda d’urto e nella ripresa regge l’onda d’urto della squadra di Pirlo
Il Benevento imbriglia la Juventus e la ferma sull’uno a uno nella sfida della nona giornata di serie A, andata in scena questo pomeriggio allo stadio Vigorito.
La Vecchia Signora si presenta al Vigorito senza il suo abito di gala. Fuori dai convocati Buffon, Chiellini, Demiral e Ronaldo, Pirlo lascia in panchina anche Bonucci, Alex Sandro e Kulusevski.
La prima porzione della serata è inevitabilmente dedicata al ricordo di Maradona. Un minuto di raccoglimento, al quale fa seguito un lungo applauso quando il cronometro indica il decimo minuto.
In campo il Benevento si presenta senza timori reverenziali ma è la Juve a passare in vantaggio col solito Morata, bravo a capitalizzare un’ottima apertura di Chiesa. I bianconeri non riescono ad archiviare la pratica, con Dybala prima e Ramsey poi che graziano Montipò. In pieno recupero l’orgoglio dei sanniti viene premiato. Letizia raccoglie palla in area e supera Szczesny con uno splendido diagonale dalla sinistra. Uno a uno e tutto da rifare per i campioni d’Italia.
Chi si aspetta una Juve famelica nei secondi quarantacinque minuti rimane profondamente deluso, visto che i bianconeri faticano a prendere in mano il pallino del gioco, dando spesso e volentieri la sensazione di una squadra troppo saccente soprattutto in alcuni suoi componenti. Gli ingressi di Kulusevski, Bentancur e Bernardeschi non sortiscono gli effetti sperati e il risultato è una sola occasione da gol capitata sul piede di Dybala. Superlativo Montipò nella deviazione in angolo. Il Benevento può ringraziare e addirittura recriminare per qualche ripartenza di troppo sciupata, forse solo per la paura di vincere. A fine gara l’abbraccio tra Pirlo e Inzaghi, protagonisti di tante vittorie con le maglie di Milan e Nazionale, serve a distendere gli animi un tantino accesi per le proteste di alcuni calciatori della Juve all’indirizzo dell’arbitro Pasqua. A farne le spese Morata, espulso e messo fuori dai giochi per il derby contro il Toro. Il pomeriggio del Vigorito lascia in eredità due importanti considerazioni: la Juve non può mai fare a meno di Cristiano Ronaldo e il Benevento con un po’ di coraggio e fortuna in più riuscirà a togliersi diverse soddisfazioni nel secondo campionato di serie A della sua storia.