Per fortuna le conseguenze, temute terribili perché il ragazzo sulla moto viaggiava senza casco, si sono rivelate meno pesanti di quanto l’apparenza lasciava immaginare. Bloccata a lungo la circolazione. Il problema sicurezza non è nuovo in quella strada
di Enrica Granato
Erano circa le 12:30 di stamani, 22 ottobre, quando un motorino SH 300 si è schiantato contro una Fiat Punto sotto gli occhi sgomenti dei passanti.
Stando ai racconti dei testimoni, il ciclomotore con a bordo un ragazzo senza casco avrebbe sorpassato le auto in coda, arrivando a tutta velocità all’altezza dell’incrocio con via Vecchio Macello, trovando sul suo percorso la vettura nella corsia opposta. Ogni tentativo per evitare l’impatto è stato inutile. Caduto rovinosamente a terra e con il braccio destro dolorante, il giovane è stato subito soccorso e condotto in ospedale a bordo dell’ambulanza sopraggiunta poco dopo.
La donna alla guida della Punto era in evidente stato di choc, ed ha risposto tra lacrime e singhiozzi alle domande poste dagli uomini dell’Arma.
Sul posto è accorsa anche la Polizia di Stato che ha coordinato il traffico venutosi a formare a seguito dell’incidente: per circa un’ora, infatti, le automobili in coda sono state costrette a lunghe soste (in entrambi i sensi della carreggiata) per permettere agli agenti di effettuare rilevamenti e fotografie dei due mezzi di trasporto coinvolti nel sinistro.
“Nomen omen” recita una famosa locuzione latina che tradotta significa “il nome è un presagio”, e via Buonoscontro è tutt’altro che nuova a questo genere di problematiche.
Rappresentando una delle arterie più trafficate della città, infatti, non è raro trovarsi invischiati in file interminabili e motorini che ad ogni ora sfrecciano a forte velocità lungo il rettilineo, driblando le vetture in transito e creando un serio pericolo per l’ incolumità di chi desidera attraversare la strada.
In particolari momenti della giornata, come quando in strada si riversano centinaia di studenti appena usciti dai propri istituti e che attendono alle fermate degli autobus della zona, circolare lungo il rettilineo di via Buonoscontro e via Grimaldi diventa un vero incubo: sia per l’andirivieni dei pendolari, sia per la presenza degli ingombranti pullman di passaggio in una carreggiata non eccessivamente larga.
Oltre al traffico aumentato e motorini e moto rombanti che sfrecciano celermente, ad influire sulla pace quotidiana del quartiere si aggiunge inoltre l’utilizzo piacimento del clacson, in sfregio ad un controllo troppo spesso assente.