La più recente apparizione dei rossoneri in terra sarda risale alla stagione 2002-03 di Serie C2 contro i galluresi. Domenica dovrà affrontare invece il Lanusei, formazione mai incontrata in precedenza

di Nello Vicidomini

A distanza di diciotto anni la Nocerina ritorna in trasferta in Sardegna, per la gara contro il Lanusei valida per la quarta giornata del girone G di Serie D. Tra le due formazioni non esistono precedenti, poichè il club del presidente Arras, fondato nel 1986, ha quasi sempre svolto la sua attività nei campionati regionali, prima di divenire una mina vagante della Serie D.

Altre squadre sarde nel girone sono poi Torres, Sassari Latte Dolce, Arzachena e Carbonia. L’ultima gara esterna sull’isola della Nocerina risale alla stagione 2002/03, in Serie C2, anno in cui l’Olbia fu inserita nel girone C, di solito riservato alle squadre del Sud. Nella prima giornata, i rossoneri guidati da Ezio Capuano, sconfissero i neopromossi bianchi al “Nespoli” grazie alle reti di Toscano e Belmonte. Nella stagione precedente, in Serie C1, la Nocerina affrontò invece la Torres: in Sardegna ci fu una sonora sconfitta per 3-0 in favore dei sassaresi. Anche l’anno prima, nello stesso campionato, i molossi dovettero attraversare il Tirreno per raggiungere il “Vanni Sanna”, dove il match si chiuse sul 2 a 2, con le reti di Ciardiello e Alfano e doppietta di Udassi per la Torres. Negli anni novanta i molossi affrontarono anche il Cagliari in Coppa Italia: la gara di andata in Sardegna, il 24 agosto 1997, si concluse 1-1 con gol di Pallanch a cui rispose Banchelli. Prima di allora, bisogna risalire alla stagione 1987-88 di Serie C1 per rivedere in campo la Nocerina contro club sardi, in particolare Cagliari e Torres. Al “Sant’Elia” l’undici di mister Montefusco non andò oltre lo 0-0 contro i rossoblu. stadio TorresIl 5-0 che rifilò invece la Torres ai molossi, lanciò in qualche modo quest’ultimi verso il baratro, con la retrocessione a fine campionato che arrivò dopo lo spareggio perso con il Catania. Discorso simile per quanto accadde nella Serie B 1978/79, quando fu il Cagliari a fermare 1-0 al “Sant’Elia”, rete di Casagrande, una Nocerina alla ricerca di punti salvezza. Salvezza che infatti non arrivò per Bozzi e compagni, mentre i rossoblu raggiunsero la Serie A. Negli anni sessanta e cinquanta la Nocerina navigò nei campionati regionali e interregionali, non avendo mai occasione di trovare formazioni sarde sulla propria strada, tranne che nella stagione di Serie D 1963/64, quando, inserita nel girone E, incontrò Tempio, Calangianus, Carbonia e Nuorese, finendo il torneo al secondo posto, alle spalle dell’Avellino. Il primo confronto con una squadra della Sardegna avvenne nel torneo di Prima Divisione 1929/30, contro il Cagliari. I molossi, che chiusero in seconda posizione, si imposero 2-1 in casa, pareggiando 1-1 in trasferta. Quest’anno per la prima volta da quando esiste la nuova quarta serie, la Nocerina è stata inserita nel girone sardo-laziale della Serie D, anche se, oltre alla Torres e al Carbonia, non ci sono precedenti con le altre. Si tratta però di club che, pur non avendo una tradizione blasonata – ad esclusione della Torres – sono state protagoniste negli ultimi anni nel massimo campionato dilettantistico. Squadre ben assemblate, con calciatori esperti e giovani interessanti, alla base di progetti ambiziosi. Il Lanusei due anni fa contese il primo posto fino alla fine all’Avellino, stazionando per buona parte del campionato in prima posizione, al punto da guadagnarsi il soprannome di “Leicester d’Ogliastra”. Una delle formazioni più giovani del torneo, può contare su elementi importanti come Attili, Floris e Djamanca e su tanti under di belle speranze.

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