Una nota stampa diramata a nome dell’intera amministrazione mette in luce le pecche della precedente gestione politica e stigmatizza le polemiche che stanno provenendo dall’opposizione

La diffida del Prefetto   – esordisce il comunicato – non è una novità nella storia amministrativa del comune, abituato ad approvare il bilancio in esercizio provvisorio. C’è tutta l’intenzione di invertire questa abitudine patologica, che progressivamente sarà recuperata a partire dalla programmazione finanziaria 2015. L’amministrazione “giovane” ma non inesperta ha dovuto predispone tutti gli atti preliminari alla programmazione prima di approvare, in data odierna, in Giunta, il progetto di bilancio 2014-2016; non ultime le tariffe che si sarebbero dovute deliberare entro il 23/5/2014, cioè a cura dell’amministrazione precedente.
Ci pare che la programmazione finanziaria, ovvero il  bilancio, sia un atto che predispone la Giunta, da sottoporre successivamente al Consiglio Comunale, deliberabile a maggioranza. Essa esprime di certo una linea politica, per la quale la maggioranza si assume la responsabilità, in quanto è traduzione del programma di mandato. Il coinvolgimento della minoranza è previsto nei tempi e modi istituzionali nonnati, ovverosia in Consiglio, ed eventualmente in Commissione bilancio, sul progetto della Giunta. Dalla lettura del progetto di bilancio pubblicato oggi stesso non si evincono aumenti di entrate rispetto all’anno precedente; semmai un trasferimento, da parte dello Stato, di pressione fiscale centrale al livello locale: ma ciò è il riflesso del federalismo, deciso da organi istituzionali elettivi superiori al Comune; nonché del fatto che non risulta implementata una efficace manovra di spending rewiew.
Non ci risulta che il Comune sia sull’orlo del dissesto, ma di certo risultavano predisposti degli atti programmatici di indebitamento che avrebbero potuto condurre l’Ente ad una tale situazione, dimostrata con conti alla mano.
Siamo impegnati a rimediare alla grave situazione che altri hanno lasciato sulle spalle di questa città e della sua comunità.

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