Domani pomeriggio la Nocerina sarà impegnata nel recupero della gara sospesa per impraticabilità di campo lo scorso 27 settembre. Vietato guardare indietro, gli errori commessi nel derby contro il Savoia dovranno solo servire da lezione
Nemmeno il tempo di leccarsi le ferite, di analizzare con attenzione cosa non è andato per il verso giusto nella sconfitta contro il Savoia, che è già tempo di scendere in campo per la Nocerina, impegnata domani pomeriggio nel recupero della prima giornata contro il Giugliano.
Una gara che, paradossalmente, arriva nel momento giusto per la compagine rossonera, chiamata a mettersi immediatamente alle spalle il ko patito allo stadio “Giraud”. Una sconfitta pesante, magari non per il punteggio ma per l’amaro in bocca che ha lasciato a tutti, staff tecnico, società e tifosi, che mai avrebbero voluto lasciare i tre punti ai rivali oplontini. Una sconfitta resa ancor più catastrofica dalla diretta televisiva, che ha permesso a tante persone di assistere alla gara e di trarre già le prime conclusioni, magari troppo affrettate. Proviamo, in queste poche righe, ad analizzare il derby da un altro punto di vista, immaginando che la gara non sia stata trasmessa sulle frequenze di Sportitalia. La radiocronaca offerta dai colleghi di ForzaNocerina.it e Nocerina Live poteva essere l’unico mezzo per restare aggiornati sull’andamento del’incontro affidandosi, per eventuali giudizi, alla bontà dei commenti dei giornalisti inviati sul posto a commentare la contesa. Nessuno, o comunque in pochi, avrebbero potuto guardare coi propri occhi l’enorme difficoltà nella costruzione del gioco dal basso, l’inconsistenza, specie nel secondo tempo, del centrocampo, letteralmente surclassato da Fornito e De Rosa, l’evanescenza dei vari Talamo e Garofalo, il pessimo approccio alla gara di Manoni. Per tutti, o comunque per molti, la partita sarebbe stata fotografata in maniera diversa. Pronti via e subito in vantaggio sul campo di una squadra accreditata alla vittoria del campionato, con la ghiotta occasione capitata a Diakite per raddoppiare, la sfortuna per l’infortunio a Cappa e il comprensibile ritorno del Savoia che, anche grazie alle armi a disposizione di Aronica, ha ribaltato il risultato solo a causa di un calcio di rigore nato dall’ingenuità di un giovanotto di belle speranze.
Il passato, comunque, è passato e deve finire al più presto nel dimenticatoio, con l’obbligo di imparare dagli errori commessi. Ed ecco che la gara col Giugliano diventa un banco di prova importantissimo, da non fallire. Di contro ci sarà un avversario che venderà cara la pelle per vendicare il cinque a uno casalingo patito sabato scorso contro il Formia. Siamo appena alla seconda giornata e il match del “Novi” rischia di trasformarsi nel primo, seppur piccolo, spartiacque della stagione.