L’ultima volta si giocò nella stagione 2000/01, con la vittoria in casa e fuori dei biancoscudati. Gli scontri tra tifoserie negli anni Novanta ebbero clamore nazionale. Tutto ebbe inizio ai tempi dell’antica Pompei
di Nello Vicidomini
Cresce l’attesa per il derby Savoia-Nocerina, big match della seconda giornata di Serie D, in programma domenica a Torre Annunziata. Un incontro importante, in cui ad affrontarsi saranno due nobili compagini rivali a distanza di venti anni dall’ultima volta, per uno dei derby storicamente più sentiti della Campania.
Una rivalità che si perde nel tempo, fin da quando l’antica Oplonti era ancora solo una zona suburbana della vicina Pompei: gli screzi tra i pompeiani (che abitavano anche il territorio dell’attuale Torre Annunziata) e i nocerini culminarono in uno storico tumulto verificatosi nell’anfiteatro di Pompei nel 59 d.C., con morti e feriti, soprattutto tra i nocerini, tanto da indurre l’imperatore Nerone a chiudere l’arena per due anni dopo gli incidenti. La storia poi vide Nuceria e la costituita Torre Annunziata affermarsi, l’una nell’ambito agricolo e l’altra nel settore della pesca, come due tra le principali città tra Napoli e Salerno, unite poi dalla storica linea ferroviaria che permise ad entrambe di crescere, non senza contrasti territorali. Così come millenaria è la rivalità, ultracentenaria è la storia del calcio nelle due realtà. Tra le società più antiche dell’Italia meridionale, l’avventura del Savoia ebbe inizio nel 1908, mentre quella della Nocerina nel 1910. Il primo derby ufficiale tra le due compagini fu giocato in Serie C nell’immediato dopoguerra, precisamente il 9 dicembre 1945: 2-1 a favore dei torresi. Due anni più tardi molossi e oplontini si affrontarono in Serie B, con una vittoria per parte. Così come nel successivo campionato di Serie C. Dal 1951 al 1957 il derby fu disputato nelle serie regionali, con sei incontri disputati, di cui la metà vinti dai rossoneri e fino al 1973, in un periodo poco felice per entrambe, il derby si giocò soprattutto in Serie D. Erano anni in cui i sostenitori allo stadio non erano tantissimi e non esistevano ancora le tifoserie organizzate. Tranne leggeri dissapori, la rivalità fu quasi esclusivamente legata al rettangolo di gioco, soprattutto quando, nella stagione 1964-65, i due sodalizi si affrontarono in un testa a testa per la vittoria del torneo di Serie D (vinto dal Savoia). Successivamente, per più di vent’anni, tranne una parentesi di Coppa Italia nel 1980, le due formazioni non ebbero più occasione di incontrarsi. Savoia-Nocerina ritornò nel 1994, prima in coppa e poi in campionato, con due pareggi: i biancoscudati guidati dal Luigi De Canio e i molossi da Luigi Del Neri conquistarono la promozione in Serie C1 al termine della stagione. Per quattro anni consecutivi poi il derby si disputò in Serie C1, in un periodo florido per entrambe (i biancoscudati raggiunsero la B nel 1999; i molossi la sfiorarono due volte). Ma i derby degli anni novanta tra Savoia e Nocerina, più che per il calcio giocato, raggiunsero le cronache nazionali per l’accesa rivalità che sfociò in scontri durissimi tra le opposte tifoserie: il 29 ottobre 1995, per il derby d’andata tenutosi a Nocera Inferiore, al termine degli incidenti si contarono quarantuno feriti, tra cui due poliziotti in maniera grave; un reparto dell’ospedale nocerino devastato; spari di pistola, auto incendiate e diciassette arresti, tra cui otto minorenni. Un vero e proprio bollettino da guerra. Una guerra evitata solo dall’intervento di quasi trecento poliziotti, con una città tenuta in stato d’assedio fino a notte inoltrata. Il giorno successivo non si fece attendere la stampa nazionale nel commentare l’accaduto: laRepubblica titolò “L’inferno a Nocera”; altre testate parlarono di guerriglia, di vergogna, ma anche di criminalità organizzata, frutto delle esagerazioni del caso. Non meno tranquilli furono gli incontri degli anni seguenti, sempre ad alta tensione e con altri episodi di violenza negli stadi e fuori. Episodi che condannarono le due tifoserie e le città di Nocera Inferiore, Nocera Superiore e Torre Annunziata a guadagnare una cattiva fama, mai più rimossa nel ricordo collettivo degli italiani. L’ultimo derby si giocò nella stagione di Serie C1 2000/01, in particolare il 4 marzo 2001 allo stadio “Giraud”, dove nonostante gli spalti fossero infuocati, l’ottimo lavoro della polizia scongiurò contatti tra le tifoserie. Per la cronaca, il Savoia di Massimo Morgia battè la Nocerina di mister Anzivino con le reti di Antonaccio, Frezza e Kanyengele, mentre il gol della bandiera per i molossi fu messo a segno da Ciardiello. Sconfitti anche all’andata per 3-2, i rossoneri a fine campionato retrocessero, venendo poi ripescati. Da allora si spera che entrambe le tifoserie siano maturate: giusto il campanilismo, essenza del calcio da sempre, ma mai giustificabili violenza e odio, specialmente quando si rovina l’immagine di due piazze in cui la maggior parte dei sostenitori sa essere sportiva. Il match di domenica, in ogni caso, sarà giocato a porte chiuse a causa dell’emergenza sanitaria. Dopo anni a fasi alterne tra Eccellenza, Serie D e una parentesi in Lega Pro, oggi il Savoia del tecnico Salvatore Aronica è a tutti gli effetti una delle favorite per la vittoria finale del torneo, potendo contare su elementi come Scalzone, Orlando, Kyeremateng, De Rosa, D’Ancora e sugli ex rossoneri Manzo e Mosca. Contro la Nocerina saranno assenti per squalifica Scalzone e D’Ancora, espulsi nella prima partita persa con il Monterosi. Tra i molossi spicca il nome di Diakitè, che ha vestito proprio la casacca biancoscudata nelle ultime due stagioni. Insomma, un attesissimo incontro che si prospetta molto equilibrato. Per l’occasione, sarà trasmesso in diretta tv sul canale Sportitalia.