Il manto erboso è quasi del tutto bruciato, segno di un prolungato abbandono, ma questo non ha impedito agli uffici di preparare una determina di pagamento per la sua manutenzione. Insorgono i tifosi attraverso la rete e il sindaco chiede chiarimenti
Sono decisamente indignati i tifosi della Nocerina, e lo hanno detto senza mezzi termini al sindaco della loro città, Manlio Torquato. Lo stato del tappeto erboso del San Francesco è indegno di un orto abbandonato, come dimotrano le foto che hanno fatto il giro di Facebook, e ancor di più è motata la protesta quando qualcuno ha pubblicato la foto della determina dirigenziale 434 del 30 settembre scorso con la quale sono state liquidate somme alla “Agriverde srl” per lavori di manutenzione al prato dello stadio cittadino.
«Egregio sig. Sindaco può spiegare ai cittadini di Nocera cosa significa questa determina? Il Comune ha pagato un servizio per la manutenzione dello stadio che alla prova dei fatti è evidentissimo non esserci stato, possiamo chiederle gentilmente delle delucidazioni in merito?». Così posta sulla rete Giovanni Rossi. Gli fa eco in pochi minuti Francesco Ruggiero, che scrive: «Effettivamente, vorrei vedere con quale coraggio il firmatario di tale determina ha avallato la liquidazione di tale fattura se, come si può ben notare, nulla è stato fatto per il manto erboso in primis né per il restante della struttura,lasciata colpevolmente al suo agonizzante destino».
La reazione del sindaco, dice radio marciapiade, non si è fatta attendere: il primo cittadino avrebbe visionato le foto, chiedendo subito dopo chiarimenti immediati all’ufficio preposto. Torquato ora attende una relazione in merito. La vicenda non muterà comunque il rapporto con la Nocerina che, secondo l’accordo sottoscritto con palazzo di città, potrà usare lo stadio San Francesco pagando il ticket e munendosi di polizze assicurative. Una buona notizia, per chiudere, c’è: tra i provvedimenti adottati c’è comunque il blocco del pagamento della determina incriminata. Vedremo gli sviluppi successivi.