La verità dall’analisi della cartella clinica
Rientrerà probabilmente entro oggi, via aereo, la salma di Davide Calabrese, lo studente di 18 anni deceduto a Malaga probabilmente per una miocardite che potrebbe essere stata causata da un virus.
Sembra che il giovane, mercoledì scorso, sia partito con un pó di febbre verso Malaga per il viaggio di istruzione del liceo Mangino di Pagani. Nulla che potesse far pensare ad un’evoluzione tragica.
In Andalusia era salita la febbre già giovedì sera. I professori del Mangino che accompagnavano gli studenti hanno subito chiamato l’ambulanza e il giovane è stato trasportato in ospedale. Da qui, in un secondo ospedale, più attrezzato, dove alle 23.20 di sabato sera il diciottenne paganese è deceduto.
Il ragazzo era da poco risultato idoneo a una visita medico sportiva e quindi era in perfette condizioni mediche, ma la miocardite è una complicanza dietro l’angolo, per fortuna rara, per molte infezioni sia virali sia batteriche.
Ora l’esame della cartella clinica potrà chiarire cosa e effettivamente sia accaduto al giovane paganese morto in Spagna.
A papà Armando, a mamma Carmela e al fratello del 18enne il commosso cordoglio di un’intera città, a partire dal sindaco, Raffaele Maria De Prisco, alle associazioni sportive.
Tra le comunità più provate dalla morte c’è, ovviamente quella del liceo Mangino, la cui preside, Ezilda Pepe, ha pubblicato su Facebook un commovente messaggio. Davide, alunno della 5B, era un valente studente e un bravissimo ragazzo, la cui prestanza fisica non lasciava certo presagire una morte così improvvisa e inspiegabile, anche perché ci sono alcuni interrogativi circa un grumo di sangue trovato al cuore che lascia inevase alcune domande su come sia stato curato in Spagna da giovedì in poi.