Il senatore di Fratelli d’Italia pronto a presentare un’interrogazione al ministro Schillaci. Il sindaco nocerino: “per valutare la sua azione sul nostro territorio occorre andare a Chi l’ha visto”
L’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore torna al centro del dibattito politiche per le ormai note problematiche legate al pronto soccorso, sempre più popolato da pazienti provenienti da tutto l’Agro ma anche dai paesi vesuviani.
“Al pronto soccorso di Nocera Inferiore la situazione è diventata insostenibile con ammalati che non ricevono risposte tempestive e dignitose nonostante gli operatori sanitari facciano del loro meglio e lavorano essi stessi in condizioni disperate – attacca il senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone -. Ad entrambi va la nostra solidarietà perché le responsabilità sono tutte della politica regionale di De Luca che non ha posto soluzioni organizzative adeguate. La scelta di non rendere l’ospedale di Nocera dea di secondo livello è la prima causa che ha generato questo disastro: considerata la chiusura di Scafati e che a Nocera Inferiore arriva anche una vasta utenza proveniente dai paesi vesuviani bisognava potenziare l’Umberto I che già è il riferimento dell’area più densamente popolata della provincia di Salerno. Questa mancata scelta e altre mancanze di attenzioni verso la sanità dell’Agro nocerino sarnese sono alla base di questo fallimento sanitario e sociale intollerabile perché siamo giunti alla medicina di guerra, per malati ed operatori. Presenterò una interrogazione al Ministro Schillaci per accertare responsabilità su autoambulanze in fila per ore e pazienti ricoverati in barella nelle corsie. De Luca viene all’Umberto I solo per passerelle in occasione di inaugurazioni puerili di qualche macchina che esiste da tempo e che altrove è operativa da tanto. Accompagnato dai soliti proconsoli che gli fanno da codazzo dovrebbe passare mezza giornata al pronto soccorso con medici ed infermieri».
LA DURA REPLICA DEL SINDACO DI NOCERA INFERIORE
Il sindaco di Nocera Inferiore, Paolo De Maio, ha risposto duramente al senatore Iannone
«La Sanità pubblica è un problema serio e di interesse nazionale. Un problema dove i pronto soccorsi sono l’anello di una catena che parte dalla prevenzione affidata ai medici di famiglia, passa attraverso le 1.350 case di comunità che dovrebbero nascere sul territorio nazionale entro la fine del 2026 (di cui una anche nella nostra città) per fungere da ulteriore filtro, facendo in modo che al pronto soccorso arrivino solo casi più importanti di cui quelli gravi vanno ricoverati. Questo è l’iter! Purtroppo il sen. Iannone lo ignora. Ogni tanto legge i giornali e si ricorda che esiste l’ospedale di Nocera Inferiore e produce l’ennesima interrogazione al Ministro di turno.
Ma per provare a valutare la sua azione sul territorio nocerino, oltre alla presenza, bisogna andare a chi l’ha visto.
Ovviamente ignora che il nostro ospedale verrà ulteriormente potenziato grazie alle risorse di 40 milioni di euro stanziate dalla Regione Campania. Vive perennemente con la sindrome di Vincenzo De Luca.
Voglio ricordargli che il presidente De Luca è venuto solo, e sottolineo da solo, per portare la solidarieità al personale sanitario che era stato vittima dell’ennesima aggressione. Il sen. Iannone ovviamente stava altrove. Lui interroga da remoto, perché oltre alle interrogazioni non sa andare. E’ evidente che stando così le cose, se il compito di salvare la sanità passa anche attraverso il Sen. Iannone … allora siamo messi davvero male, così come abbiamo appurato in occasione delle gestioni precedenti svolte dalla sua parte politica anche in seno all’ Asl Salerno.
Ricordo a me stesso che nonostante le difficoltà e l’approssimazione del sen. Iannone, abbiamo il migliore SSN al mondo, che qualcuno sta cercando di privatizzare.
Bisognerebbe, invece, stanziare ulteriori risorse nella Sanità pubblica, specie in forza alla Regione Campania, anziché destinarle altrove per mantenere equilibri “politici” interni alla coalizione.
Questo è l’imperativo morale e sociale che dovrebbe muovere il governo nazionale sottraendolo alla logica degli schieramenti e delle diatribe interne.
Ma intanto lui interroga”.