La commedia di Eduardo Scarpetta, prodotta da Sipario Aperto e diretta da Carmine De Pascale, sarà replicata il 4,5,6,11, 12, 18,19,25 e 26 gennaio nella storica sede di via Cauciello

La compagnia Sipario Aperto, dopo il grande successo de “La commedia del re buffone e del buffone re” prosegue la sua stagione teatrale con uno spettacolo notissimo e straordinariamente divertente: “Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta, diretto da Carmine De Pascale.

Dopo il sold out nella data zero dello scorso 28 dicembre all’Auditorium Sant’Alfonso Maria de Liguori, la commedia sarà rappresentata al teatro La Locandina di Pagani nei weekend del mese di gennaio e il 6, giorno dell’Epifania.

Amata e apprezzata dal pubblico, la commedia di Scarpetta, sin dalla prima messa in scena del 1888, è stata più volte rappresentata e ha avuto dei celebri adattamenti anche cinematografici: uno dei più conosciuti, entrato certamente nell’immaginario collettivo, è stato quello diretto da Mario Mattioli con Totó protagonista.

Per parlare dello spettacolo, abbiamo chiacchierato con il regista Carmine De Pascale.

Da domani sera e per tutto il mese di gennaio andrà in scena “Miseria e nobiltà a La Locandina. Non si tratta però della prima.
Quest’anno riporteremo in scena “Miseria e nobiltà” che abbiamo già presentato circa vent’anni fa o giù di lì perché abbiamo deciso di fare in questa stagione teatrale un percorso che partiva dalla commedia dell’arte con “La commedia del re buffone” per poi passare per il teatro classico napoletano e finire con il teatro internazionale con “Otello”.
Per quale motivo è stata scelta proprio questa commedia?
Dovendo scegliere un testo classico del teatro napoletano avremmo potuto certamente pensare anche ad Eduardo: d’altra parte quest’anno cadevano anche i quarant’anni della sua morte. Però, proprio perché abbiamo pensato che molti avrebbero attinto al repertorio di Eduardo, abbiamo deciso di fare un classico che fosse sempre “di famiglia”, del padre, e quindi di Eduardo Scarpetta che, se vogliamo, è stato un po’ il progenitore, quello che ha avviato il nuovo teatro napoletano che poi ha fatto la fortuna dei De Filippo e di tutti i post eduardiani.
Ci sono state modifiche al copione originale?
Il testo non è stato rimaneggiato ma è stato leggermente modificato: dai tre atti siamo passati a due. Per quanto riguarda il linguaggio, abbiamo cercato di lasciare quello classico del periodo di Scarpetta e abbiamo fatto qualche lieve modifica anche in qualche personaggio, rendendolo magari un po’ più sopra le righe, partendo dal presupposto che si tratta di una farsa. Per il resto, abbiamo cercato di mantenere la struttura classica della farsa: abbiamo voluto ricreare un po’ quello che era l’ambiente dei tempi di Scarpetta.

E per quanto riguarda le scenografie?
Ai tempi di Scarpetta addirittura si usavano i fondali, quindi, non c’era una vera e propria scena. Noi invece abbiamo proprio una scena classica e abbiamo ridotto al minimo i cambi di luce e le musiche: è affidato tutto alla bravura degli attori.

“Miseria e nobiltà” è una produzione del gruppo teatrale Sipario Aperto e andrà in scena il 4,5,6,11, 12, 18,19,25 e 26 gennaio sabato alle 21 e la domenica e i festivi alle 18:30.

Per avere informazioni e per acquistare i biglietti è possibile telefonare al 338 300 9575 o al 349 691 8030 oppure visitare la pagina Instagram “siparioaperto_79”.