I giudici si sono espressi contro l’Ente, reo di non aver provveduto allo scorrimento di graduatoria nella nomina; Fratelli d’Italia:«non ci sorprende la consueta sconfitta giudiziaria»
La vicenda dell’assunzione del dirigente del settore Territorio e Ambiente si arricchisce di un nuovo capitolo: dopo le dimissioni di Giovanni Lanzuise sul finire del 2023, invece che provvedere ad uno scorrimento di graduatoria, il Comune di Nocera Inferiore optò per un nuovo bando di concorso; ora la seconda sezione del TAR di Salerno su istanza del secondo classificato Antonio D’Amico, si è espressa annullando il bando, la delibera della Giunta comunale e di Consiglio e condannando l’Ente al pagamento delle spese, circa 2000€.
In sostanza, per i giudici amministrativi, non ci sarebbero state valide motivazioni per bandire un nuovo concorso.
In merito alla questione si è espresso in una dura nota il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia con le parole di Giuseppe Odoroso e Rosa Giordano.
«Non ci sorprende la consueta sconfitta giudiziaria dell’Ente, o meglio, dell’amministrazione che “governa” Nocera Inferiore.
L’ennesima bocciatura è arrivata dal TAR di Salerno su di una questione che doveva essere gestita e risolta con rapidità e competenza e sulla quale più volte ci siamo esposti auspicandone una risoluzione invitando l’amministrazione ad una pronta risposta. La vicenda ha a che fare con la nomina del dirigente del settore Territorio e Ambiente: dopo le dimissioni di Giovanni Lanzuise, passato in regione, logica avrebbe voluto che a ricoprire la carica toccasse al secondo in graduatoria senza bandire un nuovo concorso, tanto più uno con assunzione a tempo determinato e non indeterminato.
Poiché questa amministrazione ha fatto dell’illogicità uno dei pilastri della gestione non stupisce che la seconda sezione del TAR si sia pronunciata annullando i provvedimenti del comune, accogliendo l’istanza di Antonio D’Amico, secondo in graduatoria, e condannando l’Ente al pagamento delle spese di giudizio. Tutto questo, senza voler pensare male, per un capriccio: una scelta spregiudicata che, oltrealle spese giudiziarie evitabili, lascia ancora privi di dirigenti due settori di importanza strategica per lo sviluppo economico sociale e culturale di una città, il già citato Territorio e Ambiente e il settore Lavori Pubblici, per forza di cose, rallentati dalla reggenza ad interim.
Poteva essere evitata l’ennesima figuraccia neiconfronti della giustizia amministrativa risparmiando anche i duemila euro di spese? Probabilmente sì usando buon senso e competenza. Forse lo scorrimento di graduatoria non trovava il favore dell’amministrazione? O forse non si è semplicemente in grado di evitare contraddizioni giuridico-legali? Per questo contenzioso così come per gli altri la linea difensiva non è stata capace di motivare gli atti del comune perché oggettivamenteimmotivati.
A questo punto chiediamo chiarezza da parte del sindaco: si prenda la responsabilità di spiegare perché la situazione si trascina da oltre un anno».