La piattaforma che promette di oscurare i siti illegali in mezz’ora operativa anche per la coppa europea; multe fino a 5000 euro e pubblicazione del provvedimento sui quotidiani

A partire da questa giornata di Champions League è diventato operativo il cosiddetto “scudo anti pirateria” dell’Agcom, Autorità per le Garanzia nelle Comunicazioni, già attivo per il campionato di Serie A di calcio.

La piattaforma, capace di individuare ed oscurare un sito illegale di streaming entro trenta minuti dall’inizio delle partite, nella sola giornata di ieri ha bloccato 114 emittenti pirata.

Posto che oscurare tutte le emittenti sia una missione impossibile la grande novità riguarderà l’inasprimento delle sanzioni: nelle prossime settimane i trasgressori, a campione, riceveranno ammende fino a 5mila euro.

All’Agcom si affiancherà il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza che risalirà alle persone che usano i link illegali tracciando, ad esempio, i pagamenti.

Ulteriore novità sarà l’obbligo per i fruitori del “pezzetto”, a seguito della multa, di pubblicare a proprie spese il provvedimento che li colpisce su un quotidiano nazionale. Va da sé che anche il dispositivo usato per la fruizione illegale sarà sequestrato.

Con l’uso della tecnologia del piracy shield in un evento di tale portata quale è la più importante competizione europea calcistica per club e con l’utilizzo anche nella Eurocup di basket, si tenterà di arginare un fenomeno estremamente diffuso e che nel 2023 ha causato danni per 350 milioni di euro.