Giuseppe Odoroso

Le risposte ricevute a seguito delle interrogazioni sarebbero per il gruppo «goffe, ridondanti e poco centrate». E intanto FDI annuncia provvedimenti per rivoluzionare le interrogazioni

Nuovo botta e risposta tra amministrazione e gruppo consiliare di Fratelli d’Italia a seguito delle interrogazioni proposte dal gruppo di minoranza sull’installazione dei dossi per le strade della città di Nocera Inferiore, sul transito di mezzi pesanti in via Falcone e via Ricco, sullo stop all’illuminazione pubblica in alcune zone periferiche e sulla sicurezza degli uffici di via Libroia.

«Facendo seguito alle interrogazioni da noi proposte su questioni di sicurezza e gestione della città- si legge nel comunicato firmato da Giuseppe Odoroso e Rosa Giordano– abbiamo ottenuto le solite goffe risposte, ridondanti e poco centrate. Sul distacco dell’illuminazione, ci è stato risposto che questo sarebbe correlato alla necessità di interrompere l’erogazione dell’energia elettrica per la presenza di presunti allacci illegali di abitazioni private, allacci peraltro previsti dalla deliberazione di giunta comunale n. 179 del 3 maggio 2005 per i privati nelle aree rurali a proprie spese, glissando sul punto focale, ossia la spiegazione sull’improvviso distacco che ha obbligato i cittadini ad organizzarsi autonomamente per un’autosorveglianza potenzialmente pericolosa per la propria incolumità.

Né è stata compresa la proposta in un momento di crisi energetica di provvedere eventualmente ad uno spegnimento di lampioni nelle zone centrali così da garantire, di contro, illuminazione e sicurezza in periferia.

Anche per quanto riguarda i dissuasori si è andati fuori traccia. Non è stato chiarito il motivo dell’apposizione dei dossi con errate misure e senza la lecita correlazione con i limiti di velocità prescritti e anzi le spiegazioni fornite si sono rivelate contraddittorie, sintomo di uno scarsissimo approfondimento della questione.

Per quanto riguarda il transito in via Falcone e via Ricco dei mezzi con peso superiore alle 3,5 tonnellate con effetti dannosi sulla salute degli abitanti e sul traffico veicolare, ci è stato fatto notare che è stata apposta la segnaletica di divieto di transito per quel genere di autocarri. All’apposizione dei segnali non ha però fatto seguito l’attività di controllo prevista: in sostanza non ci sono pattuglie, telecamere o contravvenzioni utili a far rispettare il divieto».

L’unico aspetto positivo rilevato, secondo quanto dichiarato, riguarderebbe la gestione della sicurezza degli uffici di via Libroia, teatro di aggressione a dipendenti comunali e ora presidiati dalla polizia locale.

In chiusura di comunicato non è mancata poi una stoccata alla struttura dell’interrogazione prevista dall’articolo 65 del regolamento per le adunanze comunali.

«Lo strumento stesso va modificato per consentire il contraddittorio: noi stessi ci attiveremo in tal senso per favorire il confronto. Un confronto che, come ci restituiscono i fatti,l’amministrazione preferisce evitare, soprattutto quando gli spunti di riflessione provengano da parti politiche diverse».