L’ex sindaco della città capofila dell’Agro si augura controllo massimo sull’assegnazione della casetta del custode
Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale di Nocera Inferiore, guidata dal sindaco Paolo De Maio, ha pubblicato un avviso per acquisire manifestazioni di interesse per partecipare alla procedura per la concessione in comodato d’uso dell’ex casa del custode all’interno della villa comunale, ormai prossima alla riapertura.
Sul tema si è espresso l’ex primo cittadino della città capofila dell’Agro Manlio Torquato attraverso una nota che pubblichiamo integralmente.
“Leggo con piacere che finalmente e non senza ritardi dovrebbe riaprire la Villa Comunale de Sauget dopo i lavori, sostanzialmente terminati da un bel po’, che iniziammo qualche anno fa, con il covid in mezzo, riqualificandone ampia parte (manca solo quella superiore), la casa del custode ed anche il percorso che lateralmente sale al castello, con tanto di illuminazione. Ed anche dopo aver acquisito, dopo 40anni dalla sua realizzazione, al patrimonio comunale anche la discussa biblioteca fino ad allora in uso alla Regione. Era tra il 2019 e l’inizio del 2022 e dell’intervento di riqualificazione si occupò con merito l’assessore architetto Imma Ugolino.
Ora si tratta di aprirla e soprattutto di affidarla. La questione non è minore, anche se lì per come conformata la Villa, stretta e in salita, possiamo parlare più simbolo che di area funzionale vera e propria.
Ma proprio perché simbolica merita di non esser richiusa, dopo esser stata mezza vandalizzata, per altri lunghi anni. Vengo al dunque, la questione dell’affidamento che l’Amministrazione in carica vuol assegnare a qualche associazione del territorio. Ecco il punto è questo. Parliamo di una struttura che già in anni passati ha conosciuto l’affidamento alle associazioni che non sono state in grado però, comprensibilmente, di garantirne un utilizzo pubblico adeguato.
Capisco che il Comune in più occasioni, si è affidato ad associazioni per la gestione di qualche struttura pubblica, ma qui non parliamo di uno dei tanti piccoli parchi gioco a ciò dedicati, ma di un luogo simbolico, per quanto piccolo, che non deve rifare la stessa fine già fatta in passato.
Suggerisco, ignoro con quanto ascolto, di mantenere in stretto controllo pubblico la custodia, con una figura ad hoc, con personale se possibile pubblico dedicato. Di non sovrapporla con l’utilizzo in capo ad associazioni, quella da sé sola può anche andare. Il Comune ha ormai risorse, dopo il risanamento, che permettono di sostenere il costo, ragionevolmente, perché talvolta il risparmio non è guadagno. E l’esperienza ce lo conferma.
E se pensiamo alla guardia giurata messa a custodia dei servizi sociali del PdZ di via Libroia, una cosa di cui stanti i vigili al piano superiore si poteva fare a meno, non vedo perché non si possa, in subordine, fare altrettanto per una Villa che rischia diversamente, solo di diventare come in passato e al di là delle migliori intenzioni, la sede di qualche pur meritoria associazione, ma trascurata per il resto”.