Il sindaco di Nocera Inferiore ha risposto ad una nota del parlamentare di Fratelli d’Italia: “ha perso l’ennesima occasione per stare dalla parte del suo territorio”
Duro botta e risposta tra il senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone e il sindaco di Nocera Inferiore Paolo De Maio.
Il commissario regionale del partito che fa capo a Giorgia Meloni era partito all’attacco contro ANCI e Regione Campania: “quando i sindaci campani si sono visti recapitare un invito ad una manifestazione contro il Governo con tanto di logo di Regione ed Anci Campania abbiamo raggiunto il massimo della barbarie dell’uso politico delle Istituzioni. De Luca non può permettersi di usare il logo della Regione per una guerra politica personale in cui tenta solo di coprire i suoi fallimenti di nove anni di amministrazione. Il Sindaco Marino non solo non si vergogna di spalleggiare un tale gaglioffo e addirittura schiera il logo dell’Anci che dovrebbe rappresentare tutti i Sindaci a prescindere dalle appartenenze politiche. Marino dovrebbe dimettersi per questo ma visto che non ha senso della vergogna ho chiesto agli Amministratori di Fratelli d’Italia di lasciare ogni carica. Invito gli altri partiti politici di centrodestra a fare altrettanto. Lo stesso Presidente Decaro dovrebbe intervenire per fermare questo sconcio dell’uso politico dell’associazione dei Comuni ridotta a comitato elettorale di De Luca. Le Istituzioni appartengono ai Cittadini e non ai partiti politici o sue espressioni invece in Campania c’è un’emergenza democratica fatta di quotidiane dichiarazioni deliranti, azioni politiche sconcertanti e condotte umilianti. Gli uomini del PD confondono l’Istituzione con la fazione. Noi non staremo a guardare in questo carnevale perenne che un uomo disperato e in guerra con tutti sta generando. La Campania non merita tutto questo diluvio di fango, offese e tribali manifestazioni. È tempo di reagire per spazzare via questo talquale politico”.
Non si è fatta attendere la replica del sindaco di Nocera Inferiore Paolo De Maio: “Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito. Quando si polemizza sul metodo – l’utilizzo o meno del logo della Regione – ma non si entra nel merito dell’argomento dando risposte concrete sui motivi del blocco del Fondo Sviluppo e Coesione e sulla riforma dell’Autonomia Differenziata, che di fatto apre una voragine tra Nord e Sud sui temi più sensibili per i cittadini – scuola e sanità in testa – si tratta di un mero attacco personale al presidente De Luca da parte del senatore Iannone.
È una battaglia delle Istituzioni, dei Sindaci che rappresentano i cittadini e che, come me, toccano con mano la gravità di una paralisi del governo. La mancata erogazione dei fondi bloccherà anche i nostri progetti esecutivi. Da rappresentante parlamentare del Sud, il senatore Iannone ha perso l’ennesima occasione per stare dalla parte del suo territorio”.