Dal terzo mandato per i comuni sotto i 15mila abitanti, alla privatizzazione delle Poste Italiane e alle sanzioni dell’Antitrust: ecco tutte le novità del decreto
di Fabrizio Manfredonia
Nella giornata di ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato una serie di misure di varia natura su elezioni, beneficenza e altro: vediamo nel dettaglio il contenuto del decreto-legge firmato dall’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Partiamo con le elezioni. Nel weekend dell’8 e 9 giugno si voterà per le elezioni europee ed eventualmente anche per amministrative e regionali. La novità più importante riguarda la possibilità per i comuni tra 5mila e 15mila abitanti di arrivare al terzo mandato; al di sotto dei 5mila abitanti viene eliminato qualsiasi limite. Sarà poi aumentato il valore del gettone di presenza per gli addetti ai seggi. Dopo il terremoto causato dall’affaire Ferragni, sono state previste anche delle misure in tema di beneficenza. Diventerà obbligatorio indicare sui prodotti le finalità dei proventi e chi riceverà la beneficenza. L’importo o la quota parte destinata a quel fine dovrà essere comunicato all’Antitrust che sarà anche competente per le sanzioni, da 5mila a 50mila euro. Le eventuali sanzioni dovranno essere pubblicate anche sul sito del produttore o del professionista che ha violato gli obblighi e pubblicate a spese del trasgressore su uno o più quotidiani per informare i consumatori. Obbligatorio anche indicare il termine entro cui sarà versato l’importo destinato alla beneficenza; inoltre, entro tre mesi da quella scadenza, il produttore dovrà comunicare il versamento. Per quanto riguarda gli anziani sarà sperimentato un assegno per i soggetti non autosufficienti a partire dal gennaio del 2025. Il valore della manovra sarà di circa un miliardo di euro. Capitolo Poste Italiane. L’ente, pur mantenendo le partecipazioni statali, si avvierà verso un maggiore grado di privatizzazione. Infine, Fisco e cybersicurezza. È stato approvato il cosiddetto concordato preventivo biennale per le partite iva e il disegno di legge sulla sicurezza informatica.