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Esordio amaro per coach Boniciolli subentrato a Sacripanti: contro Venezia è finita 83 a 59, con gli ospiti in partita fino al terzo quarto; domenica derby contro Napoli in casa

Non si sblocca lo Scafati che, nell’anticipo dell’undicesima giornata di campionato, ha perso per la quarta volta consecutiva, stavolta contro l’Umana Reyer Venezia.

La gara del 9 dicembre in casa dei lagunari è terminata 83 a 59 ma, a dispetto del passivo di 24 punti, i gialloblù sono stati in partita per tre quarti, crollando poi nell’ultimo periodo. In panchina c’era il nuovo allenatore della Givova Scafati Basket Matteo Boniciolli, subentrato a Stefano Sacripanti che ha dovuto lasciare la panchina per motivi personali.

Al PalaTaliercio di Mestre il primo periodo è stato particolarmente equilibrato con un parziale di 18-15. Il secondo atto ha visto crescere i padroni di casa ma, di fatto, protagoniste del secondo quarto sono state le difese. Il risultato è stato di 40-29 con la Givova Scafati che ha iniziato molto bene il terzo periodo anche grazie a Nunge, Gentile e Pinkins. I tentativi di sorpasso ci sono stati ma Venezia è stata brava ad arginare gli scafatesi nel migliore momento della gara: risultato, il parziale è stato di 55-49. Nell’ultimo quarto i gialloblù in blackout riescono a fare appena 10 punti arrendendosi alla sirena finale per 83-59.

Lo Scafati resta al dodicesimo posto in serie A  con l’ultima vittoria che risale al 12 novembre, quando il quintetto dell’Agro riuscì a battere i campioni d’Italia dell’Olimpia Milano.

«Sono arrivato da due giorni e mezzo a Scafati- queste le parole di Boniciolli nel suo primo post-partita- e posso dire che non c’era partita migliore di questa, contro un avversario di livello europeo, per riuscire ad avere una fotografia completa di quello che abbiamo, di quello che ci manca e del lavoro che occorre fare. Venezia ha vinto meritatamente perché ha giocato meglio di noi. La percentuale di tiro da tre dei padroni di casa si è alzata solo quando i giocatori locali si sono rasserenati ed hanno capito di avere la partita in mano; fino a quel momento, anche cambiando le nostre regole difensive sul pick and roll, siamo riusciti a limitare molti dei problemi avuti in passato. Andiamo via tutt’altro che contenti, perché non fa mai piacere perdere, figuriamoci poi con un passivo così largo. Però, come detto, avevo bisogno, dopo due allenamenti e mezzo, di vedere la mia squadra giocare contro un avversario come questo e su un campo come questo per capire se la strada intrapresa, come credo, sia quella giusta. Come ha detto il patron negli spogliatoi, il tempo passa e il campionato va avanti. Ma io traggo spunto da un insegnamento dell’ex pilota di Formula Uno Carlo Rossi, che una volta mi disse: “Quando sei in pista ed inizi a vedere lo specchietto retrovisore, vuol dire che sei un perdente, perché non sei più un pilota che pensa a vincere, bensì uno che pensa solo a non perdere”. Alla luce di questo insegnamento, proseguo nel mio lavoro perché penso di aver capito esattamente quello di cui abbiamo bisogno e le qualità che abbiamo. Continuo ad andare avanti e mi ostino a non guardare nello specchietto retrovisore».

Marcatori per Scafati sono stati: Nunge con 11 punti, Gentile,Pinkins, Rossato e Logan con 9,Robinson con 6, Pini con 4 e Rivers con 2. Per i padroni di casa quarti in classifica, bene Spissu con 19 punti.

Domenica 17 si torna in campo alle 18 e 15 al PalaMangano per il derby contro Napoli. I partenopei sono sesti in campionato e sono reduci da due sconfitte contro Reggiana e Pistoia.

Fabrizio Manfredonia