donna di Nocera Inferiore rischia il femminicidio ma nessuno interviene

La drammatica storia di una donna di Nocera Inferiore, vittima da aprile di un vicino di casa che la ritiene la sua donna e che l’ha già picchiata più volte

È un nuovo e drammatico racconto di una donna vittima di stalking e violenza quello con cui oggi celebriamo la giornata della lotta contro la violenza contro le donne. Un racconto purtroppo vero che interessa una donna di Nocera Inferiore, che chiameremo Angela.
«Tutto è cominciato a gennaio 2023 con l’invito a prendere un caffè insieme. E lui da quel caffè, senza che io avessi dato alcun segno, mi cominciò a considerare la sua donna, anzi, una sua proprietà». Esordisce così Angela, 54 anni, di Nocera Inferiore. Racconta con paura la storia che l’ha vista vittima di violenze selvagge e minacce anche contro i suoi figli, e che a tutt’oggi vede il suo aguzzino libero di agire.
«Tra le cose più gravi – ci dice Angela – è che si tratta di un vicino di casa, e che quindi a quanto mi hanno detto le Forze dell’Ordine non si può applicare il divieto di avvicinarsi a me».
Il racconto di Angela prende subito toni inquietanti: «Dopo un paio di mesi accettai l’invito a passare qualche giorno fuori con lui. Dovevamo star fuori tre giorni, ma dopo due ebbi sentore che ci fosse qualcosa che non andasse in quest’uomo, tanto che con una scusa chiesi di anticipare il rientro. Al ritorno ne parlai con i miei figli e anticipai loro che volevo interrompere la storia. Ma quando lo comunicai a Gennaro (nome di fantasia), questi ebbe una reazione violenta inseguendomi per le scale e prima mi lanciò uno zerbino che mi colpì alla nuca, poi, incurante della presenza di terze persone mi raggiunse, mi bloccò e mi diede numerosi colpi alla testa». Il racconto di Angela continua, ma noi lo riassumiamo così: intervento delle Forze dell’Ordine, capelli strappati, trauma cranico. Poi il solito copione che usano questi vigliacchi: richiesta in ginocchio di perdono, il solito “ho perso la testa”, e Angela ci ricade. Ma è questione di poco e le cose precipitano di nuovo, anche perché lui pretenderebbe vita di tipo coniugale con tanto di convivenza e con Angela intenta a prendersi cura di lui. Cosa che lei ha chiarito subito: «Ho la mia vita, i miei figli, e non volevo un uomo che si piazzasse in casa mia, soprattutto se non fossi stata certa della persona che era».
A luglio, in un rapporto tra litigate e cattiverie subite, un nuovo episodio: «Mi venne a prendere al lavoro e gli feci notare scherzosamente che aveva dedicato attenzioni alla mia collega e non a me. Lui mi lanciò il suo telefono addosso, e quando fermò la macchina per recuperare il cellulare io scesi, ma lui cominciò a inveire contro di me e a strattonarmi così forte che strappò vestito e reggiseno, lasciandomi seminuda per strada. Una signora di passaggio che vide la scena chiamò i carabinieri. E di lì cercai di evitarlo a tutti i costi ma lui minacciava violentemente me e anche di fare del male ai miei figli».
Cosa è successo poi? Altre botte e uno zigomo rotto, l’auto di Angela selvaggiamente devastata, così come la porta del garage, disturbi sul lavoro per la donna, un grosso vaso di fiori lanciato dal piano superiore verso la donna, che per fortuna riesce ad evitarlo. E infine l’uomo innaffia la porta di Angela di benzina, e probabilmente solo le urla della donna e della figlia e il timore della reazione dei vicini ha impedito che l’uomo desse fuoco al liquido.
Poi la furbata: mentre Angela presenta l’ennesima denuncia ai Carabinieri l’uomo si fa ricoverare, non si sa come, all’Utic (Unità terapia intensiva coronarica) del San Leonardo di Salerno, e quindi nessun provvedimento è stato possibile contro di lui fino al momento in cui pubblichiamo.
Insomma, Angela teme fortemente per la sua vita, ma più che un ammonimento Gennaro non ha subito. «Se poi quest’uomo mi ucciderà, cosa farete? Mi piangerete e farete fiaccolate per me?», dice Angela disperata.
E a noi viene solo una domanda: ma è possibile che le Legge non riesca a fermare quest’uomo?

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione