umbertoI orizz

La situazione avrebbe richiesto un cesareo programmato. La responsabile dell’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia: «un plauso a tutto il personale che ha reagito con prontezza in una situazione tutt’altro che semplice»

Una storia di eccezionale competenza medica e prontezza d’azione emerge dall’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, in seguito ad un parto naturale avvenuto col feto che si presentava in posizione podalica, ossia con la testa rivolta verso l’alto. Situazione che, in condizioni normali, richiederebbe un taglio cesareo programmato, che nel caso specifico era programmato tra tre settimane.

«Inizialmente non pensavo che fosse giunto il momento della nascita – racconta la neo mamma -. Arrivata a Nocera Inferiore, ho iniziato a sentire che forse c’ero; ad ogni contrazione mi veniva da spingere».

Il personale altamente qualificato dell’Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Umberto I ha prontamente preso in carico la situazione. Lo staff medico ha spiegato la complessità di una nascita podalica naturale, sottolineando il rischio aumentato per il neonato di asfissia, lesioni traumatiche e mortalità. In questo caso, lo stadio avanzato del travaglio ha impedito il ricorso al cesareo di urgenza. La bimba è nata con successo grazie alle classiche manovre di assistenza al parto podalico.

La dottoressa Ida De Marinis, direttrice di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale, ha espresso il suo orgoglio per il team medico: «Sono felice del nostro team. Tutto il personale presente ha reagito con prontezza in una situazione tutt’altro che facile. Il nostro è un lavoro di squadra, dove tutti, dai ginecologi alle ostetriche, passando da pediatri e anestesisti, collaborano per aiutare i nascituri e le loro mamme».