Dura nota dei consiglieri D’Alessandro, D’Acunzi, Giordano, Iannello, Odoroso e Romano dopo che il Tar ha accolto la sospensiva di un tecnico ricorrente
Il settore Territorio e Ambiente del Comune di Nocera Inferiore è privo del dirigente.
Il Tar della Campania, sezione di Salerno ha approvato la sospensiva a seguito del ricorso presentato da un tecnico, dopo che l’Ente aveva deciso che la sostituzione dell’architetto Giovanni Lanzuise avvenisse tramite nuovo concorso e non tramite lo scorrimento di una graduatoria già esistente.
Secondo il Tribunale Amministrativo Regionale la scelta del Comune non sarebbe «suffragata da idonea motivazione, apparendo evidente che non vi fosse alcuna necessità (né tantomeno è stata compiutamente giustificata) di sostituire la previsione del posto di Dirigente Settore Lavori Pubblici con quella di Dirigente Settore Territorio e Ambiente, da assumere con nuova procedura».
«Un’ennesima brutta figura!». È questo il commento dei consiglieri di opposizione Giovanni D’Alessandro, Pasquale D’Acunzi, Rosa Giordano, Antonio Iannello, Giuseppe Odoroso e Antonio Romano.
«Il TAR boccia la scelta dell’Amministrazione di procedere ad un avviso pubblico per la scelta di un Dirigente “amico” al Settore Territorio Ambiente a tempo determinato, piuttosto che scorrere la graduatoria vigente di un concorso espletato appena un anno fa che prevedeva l’assunzione di un Dirigente a tempo indeterminato “come previsto dalla pianta organica dell’Ente” – si legge in una nota a firma congiunta -. Questa vicenda denota, innanzitutto, l’attitudine del Sindaco ad eludere ogni giusta prassi pur di raggiungere determinati obiettivi.
Non solo è un atto di sciatteria amministrativa ma è soprattutto la cartina di tornasole di una sua inclinazione a gestire la cosa pubblica in maniera arrogante, personalistica, non conforme alle normative vigenti.
A questo punto, come diceva Andreotti “a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina”, probabilmente il tecnico secondo in graduatoria non era gradito al Sindaco per interessarsi dell’iter amministrativo della modifica del PUC, specie inerente alle aree PIP dove si prevedono anche insediamenti di attività commerciali attualmente “non previste”, snaturando la natura dei PIP stessi.
Il Sindaco, oggi, ha l’obbligo, “senza agitarsi” o evocare cacce alle streghe, di fornire immediatamente spiegazioni alla Città e revocare gli atti, in autotutela, conferendo l’incarico al secondo classificato in graduatoria del concorso già espletato.
Per quanto ci riguarda attenderemo, pazientemente, una convincente motivazione politica alla base di questa scelta scellerata!».