Alcuni beni di prima necessità come zucchero, latte e farina, avranno uno sconto del 10% ma non mancano le polemiche del Codacons; ecco quali sono i supermercati che aderiscono
A partire da domenica scorsa primo ottobre e fino al 31 dicembre i prezzi di alcuni beni di largo consumo saranno bloccati per contrastare l’inflazione; secondo il presidente del consiglio Giorgia Meloni dopo questi tre mesi di sperimentazione, gli sconti potrebbero essere prorogati.
L’iniziativa del Governo nasce da un accordo siglato lo scorso 28 settembre con Confersercenti, Confcommercio e Federdistribuzione: nel corso del cosiddetto “trimestre anti-inflazione” l’obiettivo dichiarato sarà quello di ribassare il prezzo di una serie di prodotti. Vediamo nel dettaglio quali saranno, chi aderisce sul territorio e quali sono le criticità.
Lo sconto del 10% sarà applicato su zucchero, latte, uova, olio, riso, sale, farina, cereali, pasta, carne, passata di pomodoro, saponi, detergenti, pannolini e alcuni farmaci ma non riguarderà, almeno per il momento, la frutta e la verdura a causa della crisi del settore agricolo; ampia discrezionalità verrà comunque lasciata ai singoli operatori. Per riconoscere i prodotti scontati bisognerà cercare il bollino tricolore anti-inflazione.
A proposito di criticità, le maggiori, sollevate da associazioni a tutela dei consumatori quali la Codacons, hanno riguardato la scarsa varietà di prodotti inseriti nel “carrello anti-inflazione” e il fatto che i prezzi sarebbero bloccati e non realmente ribassati: in sostanza i prezzi non potranno salire ma, osserva la Codacons, neanche scendere. Ulteriore questione ha riguardato il fatto che la maggior parte dei prodotti inseriti nel paniere non riguarderebbe beni dei marchi più noti.
Infine, per quanto riguarda i supermercati che hanno aderito al trimestre, segnaliamo quelli appartenenti al gruppo Conad, Todis, Etè, Lidl e Decó presenti, tra l’altro, anche sul territorio dell’Agro Nocerino Sarnese.
Fabrizio Manfredonia