L’ormai ex vice sindaco: “hanno infangato il mio nome senza commettere alcun illecito. Infangato per questioni di opportunità”
Umberto Iannotti ha rassegnato le sue dimissioni irrevocabili da assessore e vice sindaco di Nocera Inferiore.
La notizia, rimbalzata sin dalle prime luci a Palazzo di Città, è stata confermata da un post scritto dallo stesso Iannotti sui social. Una lettera indirizzata al sindaco Paolo De Maio in cui ha riassunto gli stati d’animo derivanti dal polverone che si è sollevato per l’ormai nota questione della Social Card.
“E’ stato un onore per me servire la Città di Nocera Inferiore, prima da Consigliere Comunale e poi da Vice Sindaco, ma il mio percorso amministrativo termina qui –scrive l’ormai ex membro della Giunta comunale nocerina -. Ho lavorato giorno e notte, ho sacrificato la mia famiglia, i miei figli e il mio lavoro per servire la mia Città, spero, nel migliore dei modi.
L’odio sociale che ha travolto la nostra città ha prevalso su tutto ciò che di buono è stato fatto in questi 439 giorni.
Hanno infangato il mio nome, quello della mia famiglia. Mi hanno dato del furbetto, dell’evasore, dell’imbroglione 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐚𝐯𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐦𝐦𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧 𝐈𝐋𝐋𝐄𝐂𝐈𝐓𝐎, senza aver ricevuto un avviso di garanzia e senza essere passato in un aula di tribunale, ma solo per aver percepito un DIRITTO riconosciuto dallo Stato. Mi hanno infangato solo per questioni di OPPORTUNITA’, facendo questioni di MORALITA’. Il tempo da gran signore si incaricherà di dare le dovute risposte a tutti i professori di etica e di morale, ma ora è il momento che mi dedichi alla famiglia e ai miei figli.
Ringrazio i Consiglieri Comunali, i colleghi di Giunta e i dipendenti tutti che mi hanno accompagnato in questo percorso.
Ringrazio tutte le persone che, in questi giorni difficili, mi sono stati vicini mostrandomi solidarietà ed affetto.
Grazie Paolo per la piena fiducia e la totale autonomia che mi hai garantito nello svolgimento del mio ruolo. Spero di esserne stato all’altezza”.