Grazie alla lettura delle traduzioni interlineari delle edizioni San Paolo scopriremo una verità sconvolgente sull’umanità e sugli “eroi dell’antichità”
Oggi ci occupiamo più dettagliatamente di un fatto curiosissimo che è contenuto nel capitolo 6 della Genesi. Quello, per essere chiari, in cui “Dio” provoca il diluvio per cancellare, ci dice la dottrina, la malvagità in cui esso era caduto.
Partiamo come sempre dal testo della versione CEI:
“Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse: «Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni. C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi“.
Confrontiamo questo testo con la traduzione interlineare (parola per parola) delle edizioni San Paolo, sulla cui affidabilità scientifica nessuno può metter bocca:
“E fu che quando cominciò il Adam a diventare molto su facce di la Adamà, allora figlie furono partorite a loro. E videro figli degli Elohim figlie di il adam che buone esse, e presero per loro donne da tutte quelle (che) avevano scelto. E disse Yahweh: Non durerà mia ruah nello adam per sempre, Poiché anche egli carne, allora saranno giorni di lui cento e venti anno. I giganti erano sulla Terra nei giorni i quelli e anche dopo allora, quando entravano figli di gli elohim a figlie di il Adam, allora partorivano a loro. Questi i potenti che da antichità, uomini di il nome“.
La prima cosa che salta all’occhio è che dalla traduzione letterale Adam non è il nome di una singola persona ma indica un gruppo (ne abbiamo già parlato in un articolo che vi linko alla fine), e l’Adamà è la Terra, il luogo dove vivevano gli Adam.
Ma alcune parole su cui maliziosamente i sacerdoti sorvolano attirano ancor di più la nostra attenzione: i “figli degli Elohim” che si prendono come mogli le figlie degli Adam. Ora, spiegatemi una cosa, anzi, due: già mi suonava strano da ragazzo leggere che i “figli di Dio”, come riporta il testo Cei, si dedicassero alla benemerita arte dell’acchiappamento con le figlie degli uomini. Anche perché ci hanno riempito le scatole con Gesù figlio unigenito di Dio, vergine e modello di virtù. E gli altri figli chi sono?
Poi il colpo finale, se vogliamo dir così, è stato leggere l’espressione “figli degli Elohim”, che è plurale in qualsiasi modo lo si voglia leggere. Anche a testa in giù.
Per i pochi che non ne fossero ancora a conoscenza, Elohim è la parola, dal vero significato assolutamente sconosciuto, che le Bibbie per famiglie arbitrariamente riportano al singolare e traducono con Dio.
Ma lì c’è scritto non i figli di El (singolare), ma “degli Elohim”, plurale. Quindi, ancora una volta, la stessa Bibbia ci dice che questi personaggi, uno dei quali – Yahweh – è poi diventato artificiosamente il Dio dei cristiani, erano tanti. E come già evidenziato in altri articoli l’Antico Testamento ne nomina anche diversi in modo chiaro ed inequivocabile!
Chiudiamo con una chicca simpaticissima, tornando agli “eroi dell’antichità” di cui abbiamo letto prima. Se da uomo nasce uomo da un Dio nasce almeno un semidio. E dei e semidei sono citati anche nel mondo omerico e sumero-accadico: non erano forse figli di un dio e di un’umana, o di una dea e di un umano, Achille, Ercole, Gilgamesh, Castore e Polluce, Enea, Perseo, Romolo e Remo, e tanti altri? Pare proprio che la Bibbia intenda questa categoria quando usa questa espressione!
Alla prossima!
Sulla “creazione” di Adamo ed Eva rileggi: https://www.risorgimentonocerino.it/wp/2023/04/29/adamo-ed-eva-progenitori-dell-umanita-una-balla-colossale-ecco-la-verita/