La discussione si è svolta lunedì scorso su richiesta del consigliere Franco Picarone: «Il disinquinamento può diventare realtà nei prossimi due anni»
Il “Programma strategico di riqualificazione ambientale e di contrasto al rischio idraulico del Fiume Sarno” lunedì scorso è stato oggetto di discussione, su richiesta del consigliere Franco Picarone, della Commissione Regionale Ambiente, Energia e Protezione civile, presieduta da Giovanni Zannini, alla presenza del vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola, dei consiglieri e dei dirigenti regionali, dei sindaci dei Comuni interessati, di SMA Campania e del Consorzio di Bonifica Fiume Sarno (alcuni anche da remoto).
«Si è dato atto che solo con la Giunta De Luca la questione del risanamento del fiume Sarno e della messa in sicurezza di un’area dove vivono oltre 800 mila persone è entrata nell’agenda politica della Regione Campania, con una programmazione seria e con un impegno economico rilevante, che dagli iniziali 200 milioni di euro è passato a 600 milioni di euro – ha commentato il consigliere Picarone –. Con il grande progetto ricalibrato dalla giunta De Luca, infatti, il risanamento del Sarno non riguarda più esclusivamente la mitigazione del rischio idraulico (le esondazioni) ma anche il risanamento ambientale (interventi fognari/depurativi) diversamente dalle precedenti progettazioni e programmazioni.
L’intervento è articolato in 3 macrolotti, su cui Regione Campania, SMA, Consorzio di Bonifica e Gori lavorano da 3 anni quotidianamente, per fare presto e bene, cercando e applicando le soluzioni corrette dal punto di vista normativo. Nel corso di questi mesi sono state semplificate e accelerate, per quanto possibile, tutte le procedure di pulizia, di decespugliamento e di dragaggio del fiume: si parte entro fine mese con operazioni che avanzeranno con il decespugliamento, che tante strozzature del fiume ha creato, di un kilometro a settimana su entrambe le sponde del corso d’acqua. Il progetto contempla lo stralcio di alcuni interventi, programmati da oltre due anni e che stanno tra tante difficoltà e imprevisti giungendo a conclusione, in zone di particolare urgenza ed emergenza, come l’area dell’Alveo Comune Nocerino, il Rio Sguazzatorio, Ponte Marconi. Qui sono in corso gli interventi finali di posa in opera delle griglie, di ripristino delle condizioni di libero deflusso dell’Alveo in corrispondenza del Ponte Marconi, di gestione dei rifiuti intercettati. E la Regione, con la collaborazione di SMA e Gori Spa, si fa carico di avviare direttamente questa nuova fase, anche per gli aspetti di non stretta competenza. Al consorzio di Bonifica Integrale del Comprensorio del Sarno, sempre a stralcio, spetterà il compito di pulizia della vegetazione, di dragaggio e ripristino degli argini dell’Alveo dallo sbocco fino allo sfioratore del Rio Sguazzatorio. La maggior parte di questi ultimi interventi sarà realizzata nelle prossime settimane in un’area che non ha mai visto, da quarant’anni, programmato alcuna iniziativa dalla Regione e dagli altri enti competenti. E a conferma degli impegni assunti, la Commissione si è già data appuntamento al prossimo 27 settembre, per aggiornare sul cronoprogramma i sindaci e di conseguenza tutti gli abitanti dell’Agro-sarnese nocerino, che finalmente possono contare su un’Amministrazione regionale seriamente impegnata sulla soluzione dei problemi reali di sicurezza e di qualità ambientale.
Il disinquinamento del fiume e di conseguenza del Golfo di Castellammare – ha concluso fiducioso Picarone – potrà diventare finalmente probabilissima realtà nei prossimi due anni».