Il tennis italiano nella storia recente non è più riuscito a restare competitivo ai massimi livelli, tanto che il palcoscenico mondiale è praticamente sempre stato dominato da mostri sacri come Novak Djokovic, Roger Federer e Rafael Nadal.
Nessuno dei tennisti italiani, infatti, è stato un fuoriclasse o è stato preso in considerazione da quelle che sono le quote sul tennis mondiale per i successi nei massimi tornei internazionali. Atleti italiani che negli ultimissimi anni sono riusciti e stanno riuscendo ad ottenere ottimi risultati sono in particolar modo su tutti Matteo Berrettini e Jannik Sinner, rispettivamente un romano ed un altoatesino. Tuttavia, diversi anni fa era soprattutto la Campania a sfornare talenti su talenti e a tenere alta la bandiera italiana anche in un mondo come quello del tennis, in cui la bandiera del nostro paese, come già detto, difficilmente è stata sventolata ai massimi livelli.
Tra i tennisti campani ed in particolar modo napoletani che vengono ricordati ancora oggi rientra senza ombra di dubbio Diego Nargiso, che all’età di 17 anni ha avuto il grandissimo merito di essersi portato a casa il titolo juniores di Wimbledon. Una volta diventato a tutti gli effetti un professionista, Nargiso è riuscito anche a qualificarsi per il terzo turno del torneo più importante a livello mondiale. Se nel singolo non ha avuto l’occasione di conquistare straordinari traguardi, il discorso è stato certamente diverso nel doppio. Difatti, in questo senso sono arrivati ben tre successi finali e 13 finalissime disputate nel circuito dell’Atp Tour. Nargiso ha anche preso parte a tre Olimpiadi, tutte tra il 1988 e il 1996, quando è riuscito nell’impresa di diventare il campione italiano assoluto. Due anni più tardi, nel 1998, ha conquistato un argento nella Coppa Davis, mentre al termine della sua carriera da tennista, dopo non esser riuscito a sfondare nel campo della politica, ha intrapreso quella del commentatore sportivo per le principali televisioni nazionali.
Per quanto concerne il tennis femminile, invece, il nome campano più noto è quello di Rita Grande, che in passato veniva anche considerata la miglior giocatrice italiana. Conquistato un titolo ITF nel 1993, Rita Grande ha avuto anche il grande merito di essersi aggiudicata il torneo di Hertogenbosch nel doppio con Silvia Farina. Iniziata la sua avventura negli Slam nel 1995 all’età di soli 20 anni, nei successivi dieci anni, prima di rimediare un infortunio al gomito che ne ha compromesso la carriera, la Grande non è riuscita a conquistare nemmeno un major.
Proprio come il già citato Nargiso, anche Rita Grande dopo aver chiuso la sua avventura da tennista professionista ha iniziato quella da commentatrice sportiva. Un altro dei tennisti campani che viene ricordato con grande affetto è Giancarlo Petrazzuolo, nato a Napoli nel 1980. Le sue gesta non hanno toccato i livelli raggiunti da Potito Starace, originario di Avellino, che nel corso della sua carriera è anche arrivato a piazzarsi al 27esimo posto della classifica ATP. La sua carriera è terminata nel 2015 per illecito sportivo, per il quale è stato assolto in un primo processo e riaccusato nel 2018. La maggior parte dei suoi titoli, comunque sia, sono stati vinti in doppio e non in singolo.