I due hanno ospitato il malavitoso paganese in una casa in loro possesso nella frazione San Pietro di Cava de’ Tirreni. Ora sono indagati per favoreggiamento aggravato dalla finalità di agevolare un’organizzazione mafiosa
La Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza di Salerno, nel pomeriggio di ieri, durante l’operazione per catturare il latitante Daniele Confessore, hanno tratto in arresto a Cava de’ Tirreni, in flagranza di reato anche S. L. (classe 1990) e S. D’A. (classe 1967), indagati per favoreggiamento aggravato dalla finalità di agevolare un’organizzazione mafiosa.
In particolare, ai due viene contestato di aver favorito, fornendogli ospitalità in un immobile di cui avevano la disponibilità, la latitanza di Confessore, considerato uno degli esponenti di spicco del clan Fezza-De Vivo di Pagani, colpito lo scorso mese di dicembre da un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dalla DDA di Salerno al quale si era sottratto sfuggendo al blitz delle forze dell’ordine nella cittadina alfonsiana. L’arresto dei presunti fiancheggiatori è in attesa di convalida dal GIP presso il Tribunale di Nocera Inferiore.{loadmoduleid 284}