Il 33enne era sfuggito al blitz a Pagani contro il clan Fezza-De Vivo, rifugiandosi in un appartamento della periferia di Cava de’ Tirreni, alla frazione San Pietro. Ha tentato la fuga ma è stato raggiunto dagli agenti
La Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza di Salerno, in un’operazione congiunta, hanno tratto in arresto nel pomeriggio a Cava de’ Tirreni Daniele Confessore.
Il classe 1990 si era reso latitante in occasione dell’esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere eseguito lo scorso mese di dicembre a carico dei membri dei clan Fezza-De Vivo di Pagani. L’odierno arrestato è indagato a vario titolo per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e all’estorsione; tutte fattispecie aggravate dal metodo e dalle finalità mafiose. In particolare, Confessore si era rifugiato in un appartamento posto all’interno di un più ampio complesso immobiliare sito nella periferia della cittadina metelliana, nella frazione San Pietro, ed ha tentato la fuga alla vista delle Forze di Polizia, lanciandosi da una finestra. Nel corso della perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti 6.800 euro ed una pistola ad aria compressa.{loadmoduleid 284}