Per ben due volte induce la moglie alla prostituzione per salvarsi la vita, e per due volte ne riceve in cambio grandi ricchezze. Ce lo raccontano i capitoli 12 e 20 della Genesi
Abramo, patriarca della nazione ebraica, rispettato da islamici, ebrei e cristiani, scelto da “Dio” per dare avvio al processo che – con la crocifissione di Gesù – porterà alla salvezza il genere umano. Doveva essere proprio un sant’uomo, visto che “Dio” si ferma nella sua tenda a ristorarsi mentre due “angeli” vanno ad avvisare Lot della imminente distruzione di Sodoma…
E invece proprio no era anche un vero e proprio pappone: la moglie Sara, infatti, viene indotta da lui alla prostituzione per ben due volte, come raccontano Genesi:12,10-15 e Genesi:20,1-15. Vediamoli di seguito: “10 Venne una carestia nel paese e Abram scese in Egitto per soggiornarvi, perché la carestia gravava sul paese. 11 Ma, quando fu sul punto di entrare in Egitto, disse alla moglie Sarai: «Vedi, io so che tu sei donna di aspetto avvenente. 12 Quando gli Egiziani ti vedranno, penseranno: Costei è sua moglie, e mi uccideranno, mentre lasceranno te in vita. 13 Di’ dunque che tu sei mia sorella, perché io sia trattato bene per causa tua e io viva per riguardo a te».
14 Appunto quando Abram arrivò in Egitto, gli Egiziani videro che la donna era molto avvenente. 15 La osservarono gli ufficiali del faraone e ne fecero le lodi al faraone; così la donna fu presa e condotta nella casa del faraone. 16 Per riguardo a lei, egli trattò bene Abram, che ricevette greggi e armenti e asini, schiavi e schiave, asine e cammelli”.
Ecco il successivo passo citato, di cui riportiamo per intero solo i primi tre versi riassumendo poi gli altri: “1 Abramo levò le tende di là, dirigendosi nel Negheb, e si stabilì tra Kades e Sur; poi soggiornò come straniero a Gerar. 2 Siccome Abramo aveva detto della moglie Sara: «È mia sorella», Abimèlech, re di Gerar, mandò a prendere Sara. 3 Ma Dio venne da Abimèlech di notte, in sogno, e gli disse: «Ecco stai per morire a causa della donna che tu hai presa; essa appartiene a suo marito»”. Abimèlech poi chiama Abramo e gli chiede conto del suo comportamento, e quando questi gli spiega che temeva di essere ucciso per colpa della bellezza di Sara e che questa era davvero la sua sorellastra, anche lui lo ricolma di animali e schiavi.
Un comportamento, a dire il vero, che anche oggi è tutt’altro che raro tra le persone che voglio ottenere favori o ricchezza. Ma che a farlo per primo sia stato quell’Abramo scelto da “Dio” per il percorso di salvezza del genere umano dal peccato originale (che non esiste, come abbiamo spiegato qui:Il peccato originale? Un’invenzione di Paolo di Tarso e Sant’Agostino!) lascia davvero perplessi.