Individuato anche il tifoso 29enne che avrebbe lanciato il fumogeno che ha provocato l’incendio al bus che trasportava i tifosi ospiti
Nella mattinata odierna Carabinieri e Polizia hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari nei confronti di 15 ultras di Paganese e Casertana, coinvolti negli scontri avvenuti lo scorso 22 gennaio all’esterno dello stadio “Marcello Torre” che ha ospitato il derby poi vinto dalla squadra azzurro stellata.
I Pubblici Ministeri titolari delle indagini, coordinati dal Procuratore della Repubblica Antonio Centore, nel corso degli ulteriori approfondimenti investigativi hanno contestato ai destinatari della misura i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lancio di materiale esplodente, di oggetti contundenti e fumogeni, nonché la partecipazione alla rissa intercorsa tra opposte tifoserie, la violenza, la resistenza e le lesioni cagionate, tra gli altri, ad un militare dell’Arma dei Carabinieri, con l’aggravante di aver commesso i fatti nel corso di una manifestazione sportiva. Tra i destinatari del provvedimento figura un 29enne di Pagani, gravemente indiziato di essere l’autore del lancio del fumogeno verso l’autobus sul quale viaggiavano i tifosi della Casertana, che ha determinato il successivo incendio del veicolo e il danneggiamento dell’edificio prospiciente in cui erano ubicate abitazioni private ed attività commerciali. Altri destinatari del provvedimento sono tre residenti nella zona degli scontri, autori del lancio di sassi, bottiglie e oggetti contundenti verso la tifoseria avversaria che percorreva a piedi la via in direzione dello stadio. Sono stati, infine, identificati alcuni degli autori degli atti di devastazione commessi durante il trasferimento verso il luogo ove si sarebbe svolta la manifestazione sportiva; in particolare frange di ultras della Casertana, brandendo mazze e bastoni e mediante il lancio di pietre ed oggetti contundenti, devastavano il contesto circostante procurando danni alle autovetture in sosta ed ai mezzi in uso alle forze dell’ordine intervenute a presidio dell’ordine pubblico.
Le misure odierne seguono ai provvedimenti eseguiti il 24 gennaio ed il 10 febbraio scorsi a carico degli ultras appartenenti ad entrambe le tifoserie, poiché ritenuti responsabili degli stessi reati.
{loadmoduleid 284}