Dai divieti di avere rapporti con animali (che gli ebrei praticavano) all’episodio che vede protagonista Lot e le sue figlie, passando per Abramo che per ben due volte fa prostituire la moglie
La morale degli ebrei? Tutt’altro che cristallina, malgrado vivessero insieme a quel Yahweh poi diventato il Dio dei cristiani. La lettura della Bibbia offre episodi che sconvolgono anche il più disinibito degli uomini. Per esempio, non sembra abbia scandalizzato nessuno il fatto che le figlie vergini di Lot venissero offerte, a Sòdoma, per proteggere i due angeli, più volte chiamati “uomini”, dalla furia dei sodomiti che li volevano per poterli “conoscere” (che nel linguaggio biblico significa avere rapporti sessuali).
Ancora una volta ricordiamo ai lettori che tutte le citazioni bibliche sono prese dalla traduzione ufficiale della Conferenza Episcopale Italiana. E dunque, l’episodio che ha per protagonista Lot lo leggiamo in Genesi:19, 5-8: «5 Chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!». 6 Lot uscì verso di loro sulla porta e, dopo aver chiuso il battente dietro di sé, 7 disse: «No, fratelli miei, non fate del male! 8 Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini, perché sono entrati all’ombra del mio tetto». Bella dimostrazione di affetto paterno!
La stessa indifferenza traspare nel testo biblico rispetto all’episodio di incesto che si trova sempre in Genesi:19, poche righe più sotto. Le figlie di Lot, credendo di non poter mai più trovare persone adatte con cui procreare dopo la distruzione di Sòdoma, decidono di giacere con il padre per avere degli eredi: «30 Poi Lot partì da Zoar e andò ad abitare sulla montagna, insieme con le due figlie, perché temeva di restare in Zoar, e si stabilì in una caverna con le sue due figlie. 31 Ora la maggiore disse alla più piccola: «Il nostro padre è vecchio e non c’è nessuno in questo territorio per unirsi a noi, secondo l’uso di tutta la terra. 32 Vieni, facciamo bere del vino a nostro padre e poi corichiamoci con lui, così faremo sussistere una discendenza da nostro padre». 33 Quella notte fecero bere del vino al loro padre e la maggiore andò a coricarsi con il padre; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò. 34 All’indomani la maggiore disse alla più piccola: «Ecco, ieri io mi sono coricata con nostro padre: facciamogli bere del vino anche questa notte e va’ tu a coricarti con lui; così faremo sussistere una discendenza da nostro padre». 35 Anche quella notte fecero bere del vino al loro padre e la più piccola andò a coricarsi con lui; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò».
Ora, pur non avendo grandi esperienze in materia di ebbrezza, dubito che una persona ubriaca fino al punto di non avere più cognizione della realtà possa agevolmente avere un rapporto sessuale. Ma se pure fosse successo la prima sera, non appare ragionevolmente possibile che la seconda sera Lot ci abbia “marciato” un po’?
Vi diamo appuntamento alla prossima settimana per parlare di come Abramo faccia prostituire Sara e degli strani rapporti sessuali in uso tra gli ebrei. Ma non solo…