Bambini turbati a detta di alcuni genitori che hanno segnalato il caso alla direzione scolastica regionale. Avviata un’indagine interna per ricostruire l’accaduto
Traumatizzati dalla foto della salma del Beato Carlo Acutis. Scoppia il caso a Nocera Inferiore dopo l’esposto di alcuni genitori degli alunni della scuola primaria “Marrazzo”, Quarto Istituto Comprensivo. Le famiglie in seguito all’accaduto hanno infatti scritto al dirigente dell’ufficio scolastico regionale, Ettore Acerra.
Tutto è nato, come scrive Il Mattino, dalla decisione della preside Annarosaria Lombardo di raccontare agli alunni la storia di Carlo Acutis, il quindicenne morto nel 2006 a causa della leucemia e beatificato tre anni fa. Da molti considerato il “patrono di internet”, i suoi resti sono esposti ad Assisi, mentre è in corso il processo di canonizzazione, dopo che la Chiesa cattolica ha riconosciuto un suo miracolo per intercessione. Proprio il 9 febbraio scorso, la dirigente scolastica del plesso nocerino aveva spinto i giovanissimi studenti ad approfondire la figura del Beato mostrando loro alcune foto della sua salma, insieme ad una ciocca di capelli appartenuti proprio ad Acutis. La visione delle reliquie avrebbe scosso gli alunni che, una volta rientrati a casa, hanno raccontato l’accaduto ai genitori scatenando la dura reazione di una parte di essi. “Tale atto di culto – denunciano le famiglie – non era stato né deliberato dagli organi collegiali, né preavvisato ai genitori e si è svolto in sostituzione delle normali ore di lezione”. Ora l’ufficio scolastico regionale ha avviato un’indagine per ricostruire l’episodio assicurando dovuti accertamenti sulla vicenda. Il caso ha scatenato immediatamente polemiche, anche per l’eco nazionale che ha ricevuto: sui social in molti hanno espresso sostegno nei confronti della preside e del suo operato criticando l’atteggiamento dei genitori. {loadmoduleid 284}