I gialloblù, nella prima gara col nuovo coach che ha sostituito Caja, perdono con la capolista in una match che ha visto i meneghini vendicare il ko dell’andata; Sassari sarà il prossimo avversario
La Givova Scafati non sa più vincere: dopo Napoli e Trento, ieri è arrivata anche la sconfitta contro l’Emporio Armani Milano, che ha rovinato il debutto il panchina di coach Sacripanti, chiamato in sostituzione di Attilio Caja. La sfida, giocata al Mediolanum Forum, ha visto i padroni di casa vincere per 89 a 80 e vendicare il ko subito nel match dell’andata.
La compagine salernitana ha iniziato il match con il piglio giusto, tant’è che nei minuti iniziali è stata in grado di tenere a bada la capolista: ma già sul tramonto del primo quarto è stata chiara la direzione del match. Sul finale Scafati ha provato a rialzare la testa riducendo il passivo, ma alla fine non ha potuto evitare la tredicesima sconfitta in campionato. I risultati parziali sono stati 26-21, 52-39, 77-51 e appunto 89-80.
«Non siamo ancora una squadra con una identità precisa per tutti i 40 minuti- ha spiegato Sacripanti– non poteva esserci squadra migliore di Milano in grado di smascherare questa nostra evidente carenza. Questa contro Milano è stata una partita strana, in cui siamo stati discreti in attacco nei primi venti minuti ma abbiamo concesso troppo nell’uno contro uno in difesa. Nella seconda parte di gara abbiamo migliorato l’agonismo difensivo ma buttato 4 o 5 possessi in attacco che hanno aperto il campo agli avversari e permesso loro di prendere un buon margine di vantaggio. Quando siamo riusciti a recuperare parte del passivo, abbiamo avuto troppa frenesia e buttato via dei palloni che invece avremmo dovuto giocare al limite dei 24 secondi: ci manca proprio questo tipo di lettura della partita che è però di basilare importanza. Non abbiamo mollato e tentato il recupero fino alla fine, allargando il campo, giocando molto col penetro e scarico, difendendo poi a tutto campo, anche se non è bastato perché Milano è molto preparata ed ha una fisicità difficile da combattere. Dovevamo essere più bravi a contenere il ritmo partita ed essere più attenti e concentrati in difesa nella prima parte di gara, in cui abbiamo concesso troppe cose facili. Ritorniamo a Scafati con la consapevolezza di aver giocato una buona pallacanestro per alcuni tratti della partita. Dobbiamo però aumentare i minuti in cui controllare il ritmo della gara. Mi ha fatto piacere vedere così tanti tifosi scafatesi sugli spalti, che non hanno mai smesso di incitarci: la loro presenza ed il loro sostegno è molto importante per la nostra corsa verso la salvezza».
{loadmoduleid 284}Ecco i marcatori per Scafati:Rossato con 14 punti, Hannah con 12, Okoye con 11, Logan con 10, Pinkins con 9, Stone con 8, Imbrò e DeLaurentiis con 6, infine Thompson con 4. Per Milano bene Baron con 20 punti.
Prossimo avversario sarà la Dinamo Sassari domenica 12 in casa al PalaMangano.