La cerimonia questa mattina in via Astuti alla presenza del Prefetto di Salerno Francesco Russo, del Procuratore Antonio Centore, del Questore Giancarlo Conticchio e del sindaco Paolo De Maio
«La cerimonia di questa mattina rappresenta una significativa vittoria dello Stato». Lo hanno ripetuto in coro il Prefetto di Salerno Francesco Russo, il Procuratore della Reubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore Antonio Centore e il Questore di Salerno Giancarlo Conticchio presenti questa mattina all’inaugurazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata a Nocera Inferiore.
Prima una visita all’appartamento di via Fucilari, poi alla palazzina di via Astuti, che sarà destinata alle donne vittima di violenza che necessitano di protezione, con tanto di benedizione del parroco di San Matteo don Raffaele Ferrentino. A fare gli onori di casa, ovviamente, il sindaco della città capofila dell’Agro Paolo De Maio: «L’iniziativa di oggi nasce dall’impegno della passata Amministrazione che noi abbiamo portato avanti con tenacia – ha sottolineato il primo cittadino nocerino -. Siamo felici di poter offrire una finestra di riparo ai disagiati e alle categorie fragili, con la promessa del massimo impegno per seguire che i vari beni vengano effettivamente destinati alla funzionalità attribuita. Come prossimo obiettivo ci poniamo di intitolare questi immobili alla memoria delle vittime innocenti di violenza e criminalità».
{loadmoduleid 284}Significative le parole pronunciate nel corso della cerimonia dal dottor Centore, che ha sottolineato “l’importanza di rendere pubblici i nomi dei componenti della malavita prima proprietari di tali strutture”: «La consegna dei due appartamenti alla collettività ha un significato ben preciso ma differente l’uno dall’altro – ha affermato il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore -. Quello di via Fucilari apparteneva a Salvatore Di Maio, tra i capi dell’organizzazione facente capo a Raffaele Cutolo. Si trova in una posizione strategica, con un terrazzo che domina l’intera città, a testimoniare il peso del boss che con la sua famiglia voleva abitarlo. Fu confiscato nel 1984 e soltanto adesso è stato messo a disposizione della cittadinanza. Quello di via Astuti è, invece, fruibile, già da tempo; fu requisito nel 1987 a Mario Pepe, capo locale della Nuova Famiglia divenuto poi collaboratore della giustizia. Ci auguriamo che giornate come queste si ripetano sempre più spesso, perché rappresentano l’ultimo baluardo di credibilità dello Stato».
All’evento era presente anche una rappresentanza dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e del presidio “Libera” di Nocera Inferiore, oltre ad una serie di autorità civili e militari.