Il racconto raccapricciante è contenuto nel capitolo 31 del libro chiamato “Numeri”, e narra la spartizione del bottino al termine della distruzione dei Madianiti
La Bibbia, lo abbiamo detto più volte, è in realtà un libro che racconta le regole di vita date da Yahweh agli israeliti e le guerre degli israeliti (I componenti della tribù di Giacobbe, per esser chiari) contro cugini e zii per conquistare piccoli pezzi di terra.
Tra i nemici-parenti i Madianiti, presentati dalla Bibbia come discendenti di Madian figlio di Abramo (nonno di Giacobbe) e di Ceturà o Keturà, una delle sue concubine.
In Numeri 31 leggiamo che Mosè, su ordine diretto di Yahweh, manda dodicimila uomini a combattere i Madianiti. Essi vanno, mettono a ferro e a fuoco Madian, ammazzano tutti gli uomini che l’abitavano e i loro cinque re e portano come bottino tutte le donne, i bambini e tutto il bestiame.
Mosè, adirato, dice ai suoi soldati: “15 … «Avete lasciato in vita tutte le donne?»” e due versi dopo: “17 Or dunque uccidete ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che ha avuto rapporti sessuali con un uomo, 18 ma conservate in vita per voi tutte le fanciulle che non hanno avuto rapporti sessuali con uomini”.
Qui l’esegesi ebraica ricorda che era lecito per gli ebrei sposare bambine che avessero almeno tre anni e un giorno e con esse far sesso. Quindi non è affatto fantasioso, anzi, appare piuttosto realistico, intendere che – uccise le madri e tutti i figli di sesso maschile – buona parte delle “fanciulle” conservate perché non avevano avuto ancora rapporti sessuali poteva avere una tenera età. Del resto anche Isacco sposò Rebecca quando aveva appena compiuto tre anni. Lasciamo a voi anche questa volta il commento.
Non lascia meno basiti il racconto della spartizione del bottino, che comprende, come si legge al versetto 35, anche “trentaduemila persone in tutto, cioè di donne che non avevano avuto rapporti sessuali con uomini”. Ad essa, in misura precisa, pari (verso 28) a “l’uno per cinquecento delle persone e del grosso bestiame, degli asini e del bestiame minuto” parte tocca a Yahweh, cui spettano: 675 pecore, 72 buoi, 61 asini e 32 persone, ovvero giovani fanciulle e bambine.
Che se ne fece Yahweh delle 32 giovani e fanciulle? La Bibbia non lo dice ma immaginare il peggio, anche in questo caso, non è fantasia sfrenata: potrebbe averle prima possedute e poi essersele fatte bruciare. Una pratica, quella di bruciare i bambini e particolarmente i primogeniti, rimasta in vigore fino alla riforma di re Giosia di cui parla anche Re2, e di cui Yahweh si pente come riporta Ezechiele al capitolo 20: “25 Allora io diedi loro perfino statuti non buoni e leggi per le quali non potevano vivere. 26 Feci sì che si contaminassero nelle loro offerte facendo passare per il fuoco ogni loro primogenito, per atterrirli, perché riconoscessero che io sono il Signore”.
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