In attesa dell’approvazione parlamentare, l’esecutivo elimina la misura simbolo del Movimento Cinque Stelle; per le pensioni spunta la quota 103. Tetto di 5000 euro per il contante
Il Consiglio dei ministri ha approvato la nuova legge di bilancio, la prima del governo guidato da Giorgia Meloni, definita dallo stesso presidente del Consiglio «coraggiosa» e che «non si limita ad una lavoro ragionieristico ma fa delle scelte politiche».
La manovra, del valore di 35 miliardi di euro, introdurrà tutta una serie di misure, dall’abolizione del reddito di cittadinanza all’innalzamento del tetto del contante. Attenzione, le misure non saranno subito applicate essendo necessario il parere della Commissione Europea e successivamente l’approvazione del nostro Parlamento; il tutto dovrà comunque avvenire in tempi rapidissimi, entro il 31 dicembre.
Il primo provvedimento che salta all’occhio, in netta rottura con gli ultimi esecutivi, è l’eliminazione del reddito di cittadinanza dal 2024; nel 2023, il sostegno introdotto dal Movimento Cinque Stelle, sarà concesso solo ai cosiddetti occupabili per un massimo di 8 mesi con l’obbligo di partecipare per almeno sei mesi ad un corso di formazione o riqualificazione per non perdere l’assegno. Il sussidio verrà immediatamente sospeso per chi rifiuterà un’offerta congrua di lavoro.
{loadmoduleid 289}Gli inabili al lavoro riceveranno ancora il reddito per tutto il 2023 e dal 2024 potranno usufruire di una nuova forma di sussidio per le fasce più povere della popolazione. Misure di sostegno arriveranno anche per le famiglie con l’assegno unico universale che sarà più alto anche per chi ha il primo figlio, mentre per le famiglie dai 3 figli in su sarà raddoppiata la maggiorazione forfettaria prevista per i nuclei numerosi che passerà quindi da 100 a 200 euro mensili; il congedo parentale sarà retribuito all’80%.
Arriveranno, inoltre, una serie di agevolazioni del valore di 21 miliardi per combattere il caro energia nei primi mesi del 2023. L’IVA sul gas sarà tagliata del 5%.
Per quanto riguarda le pensioni arriverà la quota 103: si potrà smettere di lavorare a 62 anni con 41 anni di contributi; le donne potranno usufruire della proroga di Opzione Donna andando in pensione già a 58 anni se con due figli. Si alza il tetto del contante da 2000 a 5000 euro così com’era stato nel 2010: l’innalzamento è stato giustificato da Giorgia Meloni dal fatto che un limite più basso avrebbe «penalizzato i più poveri»; si abbassa lo sconto sui carburanti da 30,5 centesimi a 18,3. Cancellate le cartelle esattoriali fino al 2015 e con importo inferiore al 1000€. Sarà agevolato l’ingresso degli under 35 nelle aziende, l’acquisto della prima casa e sarà abbassata l’IVA dal 10 al 5% su assorbenti e beni per l’infanzia.
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