Il bambino presentava sintomi come nausea, vomito, febbre e diarrea, tipici della salmonellosi. Le analisi di laboratorio hanno confermato la tossinfezione alimentare dei wurstel prodotti da un’azienda di Taurisano, in provincia di Lecce
Un lotto di wurstel prodotti da un’azienda pugliese è stato ritirato dai supermercati in Campania dopo che un bambino di 10 anni è risultato positivo alla salmonella.
A renderlo noto è stata l’Asl di Caserta, al termine dell’indagine epidemiologica sul paziente affetto da infezione da salmonellosi. Il bimbo presentava sintomi come nausea, vomito, febbre e diarrea. La causa è stata rintracciata nei Wurstel Lecock di pollo e tacchino “Scarlino”, il cui lotto è stato già ritirato dal mercato. In ogni caso, l’Asl consiglia a chi l’avesse acquistato precedentemente di non consumare il prodotto, riportandolo presso il punto vendita. La conferma della tossinfezione alimentare è arrivata dopo l’analisi su campioni eseguita dall’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno. Nel mirino le confezioni da 10 unità da 100 grammi ognuna, con lotto/scadenza 02/03/23 L1, prodotte dal salumificio Scarlino srl di Taurisano, in provincia di Lecce e distribuite in diversi esercizi commerciali della provincia di Caserta e dell’intera Campania. Le autorità sanitarie ribadiscono, inoltre, che la consumazione dei wurstel deve avvenire soltanto previa cottura, come indicato sulle etichette. {loadmoduleid 284}{loadmoduleid 289}