Le indagini svolte dai Carabinieri hanno accertato l’indebita riscossione da parte di più di 600 cittadini del napoletano nel periodo tra giugno 2021 e ottobre 2022

Nel corso del terzo capitolo dell’inchiesta sul reddito di cittadinanza, i militari del comando provinciale di Napoli hanno scovato 662 persone che percepivano il beneficio, senza averne diritto. Per circa la metà si ipotizza anche il reato di truffa. Quasi 15 milioni, la cifra sottratta illecitamente alle casse dello Stato. 

Le indagini si sono concentrate in tre macro-aree del capoluogo campano: Napoli (con Pozzuoli, Monteruscello, Quarto, Monte di Procida, Bacoli, Ischia, Procida), comuni della provincia a Nord (giuglianese, maranese, Castello di Cisterna, area a nord del Vesuvio, area nolana, Casoria e comuni limitrofi), comuni della provincia a Sud (Torre Annunziata, Torre del Greco, Ercolano, Cercola, Castellammare di Stabia, Capri, penisola sorrentina e vesuviano).
A Napoli, il picco di irregolarità è stato riscontrato tra le municipalità 3, 4 e 6. In provincia, nei comuni di Acerra, Pomigliano, Giugliano e Arzano.

Tra le persone coinvolte ci sarebbero: pregiudicati, persone legate alla criminalità locale, parcheggiatori abusivi, estorsori, extracomunitari senza cittadinanza e lavoratori in nero.

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