Il Governo ha approvato il decreto aiuti ter, manovra da 14 miliardi di euro; tra le novità la possibilità per le imprese di chiedere prestiti garantiti dallo Stato
La difficile situazione attuale al netto del costante aumento del costo dell’energia con conseguente incremento delle spese a carico delle famiglie e imprese italiane ha spinto il Consiglio dei ministri a deliberare e approvare all’unanimità il cosiddetto decreto “aiuti ter” del valore di 14 miliardi.
La prima grande novità riguarda l’erogazione di un’indennità una tantum di 150 euro destinata a dipendenti, pensionati e partite iva con reddito annuo inferiore ai 20mila euro ovvero una platea di oltre 22 milioni di italiani. Si tratta di una novità rispetto al bonus di 200 euro attualmente erogato ma destinato a redditi fino a 12mila euro. Per quanto riguarda il settore produttivo 190 milioni andranno a sostegno delle aziende agricole e 100 milioni di euro alle aziende di trasporto pubblico locale. Le cosiddette imprese energivore, che cioè consumano grosse quantità di energia per poter lavorare, potranno godere di aliquote al 40% per il credito d’imposta legato alle spese energetiche mentre le imprese più piccole come ad esempio esercenti e distribuzione al dettaglio dovranno accontentarsi del 30%. Sempre per quanto riguarda le imprese queste potranno ottenere prestiti garantiti dallo Stato con i tassi d’interesse più bassi possibile e comunque non superiore ai btp per far fronte alle spese energetiche. Gli aiuti riguarderanno anche terzo settore, mondo della cultura e dello sport: ad esempio per cinema, teatri e luoghi di cultura sono stati stanziati 40 milioni di euro mentre per gli enti che gestiscono servizi per la disabilità è stato istituito un fondo di 120 milioni di euro. Boccata d’ossigeno anche per Servizio sanitario nazionale che potrà contare su 400 milioni di euro. Sul fronte del caro carburanti confermata la riduzione delle accise fino al 31 ottobre.{loadmoduleid 284}{loadmoduleid 289}