Finisce con tre arresti per omicidio volontario e occultamento di cadavere la vicenda della irreperibilità di Ciro Palmieri, il panettiere di Giffoni di cui mancavano notizie dal 29 luglio
È finita con l’arresto della moglie e dei due figli la vicenda della scomparsa di Ciro Palmieri, il panettiere di Giffoni Valle Piana di cui ufficialmente non si avevano notizie, come da denuncia della stessa moglie, dal 29 luglio scorso.
Monica Milite, moglie del panettiere scomparso, e Massimiliano Palmieri, suo figlio, insieme all’altro figlio minorenne A.A., di 15 anni, sono stati fermati dai carabinieri della locale stazione, dipendente dalla Compagnia di Battipaglia, con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà della sua esecuzione e di occultazione di cadavere. I militari non avevano creduto alla denuncia di scomparsa della Milite del 6 agosto scorso, dalla quale sembravano venir fuori incongruenze sospette.
Tragicamente efferate le circostanze dell’assassinio, visionate dai carabinieri dopo aver recuperato il videoregistratore dell’impianto di sorveglianza della casa del Palmieri. Le immagini del 29 e 30 luglio risultavano già sovrascritte, ma i tecnici dell’Arma sono riusciti a recuperarle comunque. I militari hanno potuto visionare passo passo il crudele omicidio, giacché le riprese avevano conservato tutto l’accaduto, sin dalla fase iniziale della lite familiare, sviluppatasi dapprima con l’aggressione del Palmieri ad opera della moglie e dei figli anche con l’ausilio di più coltelli e proseguita con l’accoltellamento reiterato della vittima anche quando questi giaceva inerte a terra.
Il tutto sotto lo sguardo sbigottito ed attonito di un altro figlio dell’età di undici anni.
La furia omicida non cessava neanche dopo il decesso del panettiere, visto che le immagini riprendevano la successiva amputazione di una gamba del poverino, il suo posizionamento all’interno di una busta di plastica ed il successivo trasporto, per l’occultamente, in luogo che solo al momento dello scatto delle manette ai polsi gli arrestati hanno rivelato: un dirupo impervio delle vicine montagne di Giffoni Valle Piana. Ora sono in corso le attività di recupero del corpo con l’ausilio dei Vigili del Fuoco e del Soccorso Alpino.{loadmoduleid 289}{loadmoduleid 288}