Da Rino Marrazzo agli Zucchero Filato di Peppe Lupetti, passando per Osvaldo Borzelli, i Lem, i Santo California. Una città che ospitava “il Pomo d’Oro” e, nel 1970, il Cantagiro
Sin dagli esordi della musica degli anni ’50 Nocera si è trovata da subito al centro del panorama musicale del tempo: basti pensare a nomi di grande spessore come Aniello Califano, autore di famose canzoni napoletane, quali ‘O surdato ‘nnammurato, Ninì Tirabusciò, Serenata a Surriento e tante altre.
Con l’avvento del rock and roll in America e la nascita del festival di Sanremo, nella nostra città si creano numerose orchestre somiglianti alla Big Band americane. Tra le prime orchestre nocerine nei primi anni ’50 troviamo l’Orchestra Aurora, caratterizzata dall’abbigliamento estremamente curato e leggii per le loro esibizioni; il Trio Stella; Gli Amici; Raffaele e i romantici; Vittorio e i suoi; Vecchia Napoli; i 3+2; i Tichinchi; l’orchestra del maestro Raffaele Colapietro. Come voce non tralasciamo di menzionare Osvaldo Borzelli, cantante alla EIAR e attore dalle grandi doti.
Con gli anni ’60 arriva aria di cambiamenti e di nuovi miti musicali: i Beatles e i Rolling Stones. Gli adolescenti si lasciano contagiare dalle nuove band, cambiano strumenti musicali e compaiono amplificatori e mixer. I ragazzi si raggruppano ovunque e nascono i primi circoli giovanili a Nocera, arredati con materiali di riciclo e vecchia mobilia, recuperata da cantine e soffitte.
Nella nostra città ovviamente non mancano nuovi gruppi musicali che si avvicinano ai modelli musicali: gli Ambassador, quattro grandi musicisti nocerini; i Killers, primi al concorso “Le voci di domani”, si esibivano nei più noti locali campani, collaborando con Pamela, nota cantante inglese, e Fausto Leali; The Bats, che inizialmente tendevano ad emulare i Shadows, ma che successivamente si avvicinarono ad una musica più amata dai giovani del tempo. Il gruppo ha egregiamente rappresentato la musica dell’agro nocerino in tutta la Campania; i Propilei, gruppo nato da un’aggregazione studentesca, che si instaurò velocemente e con grande merito nello scenario musicale dell’ agro.
Negli anni ’70 a Nocera erano attivi tre cinematografi e venivano aperti diversi locali per ballare, vennero fondate molte radio, si creò un gruppo femminista, vennero organizzate le prime manifestazioni, spettacoli, mostre e per la prima volta concerti. Il primo si tenne allo stadio ed ebbe come partecipanti Franco Battiato, allora armato solo di moog, Yuri Kamisaska, che fu capace di rompere tutte le corde di chitarra che aveva con sè fino a non potersi esibire, e Le Alghe di Manila. Successivamente due concerti al Modernissimo, uno che vide la presenza della rock band Osanna e il secondo con il cantautore romano Stefano Rosso: un successo senza precedenti.
Si formarono nuovi gruppi musicali: gli Uragani, che vantavano serate con la partecipazione di Peppino di Capri, Fred Bongusto e Ornella Vanoni; gli Zucchero Filato che conquistarono il severo pubblico del “Picchio Rosso” di Formigine e poi ebbero un breve ma intenso successo anche televisivo con “Una sigaretta in due“; i Lem 70, la cui musica si basava su cover di anni ’60 e ’70, che accolsero molti consensi a Cinecittà e accompagnarono musicalmente vari occasioni dello spettacolo cinematografico italiano: ricevettero, infatti, una targa d’argento durante una serata ripresa dalla RAI e tenuta in favore dell’UNICEF, e a cui partecipò la squadra del “Napoli di Maradona”; inoltre gli venne assegnato il premio “Fedeltà alla musica” durante le finali nazionali di Sanremo Rock Festival.
In questo excursus musicale nocerino dobbiamo citare anche le Corali (Solimena’s Chorus e Noukria), il baritono Rino Marrazzo, la compagnia di operetta diretta dal dottor Gerardo Sellitti.
Come non citare, inoltre, il festival “Pomo d’oro” di cui Rino Marrazzo fu ideatore. La manifestazione vantò tra i suoi ospiti Gianni Morandi, Orietta Berti, Nada, Nino Taranto, Lino Banfi, The Rokers e presentatori del calibro di Corrado, Pippo Baudo e Silvio Noto. Le prime edizioni si tennero nel cinema Modernissimo, per poi passare al cinema Diana.
Non dimentichiamo che Nocera è stata anche tappa – nel 1970 – della nona edizione del Cantagiro, e proprio qui nella nostra città durante quell’occasione si sono esibiti big musicali come Adriano Celentano, Dik Dik, Camaleonti, Nino Ferrer, Jimmy Fontana, Domenico Modugno, Massimo Ranieri (ritornato a Nocera nel 2015 al Palasport), I Ricchi e Poveri ( che recentemente sono tornati in concerto) e molti altri nomi noti.
Due sono i nomi che non possono assolutamente mancare in questo articolo: Nico Buonfiglio e i Santo California. Nico Buonfiglio, anche detto “l’ugola d’oro dell’Agro”, che godeva di numerosi premi e attestati. I Santo California, inizialmente sotto il nome di “La Nuova Frontiera” gruppo di tre amici: Pietro Paolo Barbella, Mimmo Aiello e Giovanni Galizia, a cui si aggiunsero Donato Farina e Massimo Caso. La svolta per loro arrivò nel 1974 quando affiancarono Iva Zanicchi durante la celebrazione della festa patronale a Nocera Inferiore, e vennero infatti notati da un noto discografico romano, Elio Palumbo, che gli propose un contratto. Dopo poco cambiarono il nome in Santo California. Il loro brano “Tornerò” ebbe un successo clamoroso: rimase al 1° posto delle hit parade per 31 settimane, surclassando brani di Adriano Celentano, Domenico Modugno e Claudio Baglioni.