Il voto a settembre costringe i partiti ad una campagna lampo per raccogliere consensi: in Campania comizi anche in spiaggia e alle sagre; l’apertura delle scuole potrebbe slittare
Probabilmente a nessun abitante del Bel Paese è sfuggita la notizia del ritorno alle urne il prossimo 25 settembre: per i pochi distratti dal caldo e dal caro bollette ricordiamo, in estrema sintesi, che, data la fine del rapporto fiduciario tra Governo e Parlamento e dato lo scioglimento anticipato delle Camere da parte del Presidente della Repubblica, gli italiani saranno chiamati al voto per il rinnovamento della Camera e del Senato.
Fin qui nulla di nuovo, se non fosse che per la prima volta nella storia repubblicana si voterà dopo l’estate il che implicherà, volenti o nolenti, una campagna elettorale breve, intensa e sotto l’ombrellone. Anche la Campania, ambita meta turistica per italiani e stranieri, dovrà necessariamente condividere i propri spazi con politici a caccia di voti: per esempio Antonio Iannone, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, ha già annunciato che la campagna sarà sui generis con incursioni anche in contesti probabilmente poco inclini al dialogo politico come la sagra del fiordilatte di Agerola. «Abbiamo già attivato la macchina elettorale – ha dichiarato Iannone a La Repubblica – le città si svuotano così abbiamo stilato un elenco di sagre estive e feste a cui essere presenti e da sfruttare per fare campagna elettorale. Il tempo è poco, in piena estate, ma la fantasia e la voglia di fare non ci manca». Marco Sarracino segretario metropolitano del Partito Democratico punterà invece, come ha già dichiarato, «sugli striscioni nel cielo, soprattutto lungo la costa. Sono più incisivi». Insomma, il naso all’insù sulle spiagge sarà incuriosito non solo da proposte di matrimonio e pubblicità ma anche da slogan elettorali. {loadmoduleid 289}Da un partito all’altro, la Lega schiererà il segretario nazionale Matteo Salvini che ha già annunciato un tour campano cosa che faranno anche Roberto Fico e Giuseppe Conte del Movimento Cinque Stelle che punteranno le spiagge per comizi e volantinaggio. Saranno giorni di fuoco anche e soprattutto a seguito della riduzione del numero dei parlamentari: ora a disposizione della Campania ci saranno 56 posti con i collegi ridisegnati che porteranno 38 membri alla Camera e 18 al Senato mentre nel 2018 furono 89. A completare il quadro di una campagna fatta di abiti scuri e costumi da bagno, infradito e cravatte, la questione sollevata da Vincenzo De Luca, presidente della giunta regionale della Campania, che potrebbe vedersi costretto a ritardare l’apertura delle scuole visto che molte di queste sono solitamente utilizzate per le operazioni di voto. «Questa crisi un altro danno collaterale lo provocherà al mondo della scuola – ha dichiarato De Luca – andiamo a votare il 25 settembre, che significa che non partirà neanche in tempo l’anno scolastico nuovo. Quindi rischiamo di avere una ripresa di epidemia covid con il solito problema di decidere se andare a scuola con le mascherine, non mascherine, la Dad, la non Dad. Speriamo di no, ma nessuno ce lo garantisce. E oltre questi problemi, ne avremo un altro perché dovendo votare il 25 settembre in tante realtà l’anno scolastico non partirà proprio». Armiamoci di pazienza, siamo solo all’inizio.{loadmoduleid 288}