Il candidato a sindaco della coalizione Nocera centro porta avanti il suo progetto politico: «Costituiremo un’associazione per realizzare il nostro programma elettorale»
Non vuole perdere nemmeno un minuto di tempo Giovanni D’Alessandro, che è a lavoro per portare avanti il progetto politico illustrato ai cittadini di Nocera Inferiore nelle sei settimane che hanno preceduto il voto: «Mi sono già incontrato con alcuni candidati della mia coalizione – ha detto il docente di diritto costituzionale alla trasmissione “Elezioni amministrative 2022, il giorno dopo”, realizzata dalla nostra testata in collaborazione coi colleghi di RTAlive e AgroToday – costituiremo un’associazione che avrà come obiettivo la realizzazione del nostro programma elettorale. Cercheremo di estenderci in tutto l’Agro, perché tante problematiche riguardano l’intero territorio».
D’Alessandro ha colto anche l’occasione per mettere a tacere le voci di un suo possibile passo indietro per occupare il posto che gli spetta negli scranni delle opposizione: «Mi dimetto dal Consiglio comunale? Scemenze! Faremo un’opposizione seria e costruttiva, volta al bene della città senza sottoscrivere patti o alleanze – ha sottolineato il consigliere di “Nocera al centro” – sono già proiettato ai prossimi giorni e alla prima convocazione ufficiale. In quell’occasione proporrò e voterò come presidente dell’assise il candidato che ha raccolto il maggior numero di consensi. Ha messo insieme oltre 1300 preferenze e la volontà popolare va rispettata. Se qualcuno dirà che non vuole assegnargli quella carica dovrà anche spiegare le motivazioni e potrebbero venir fuori le prime contraddizioni all’interno della coalizione che ha vinto le elezioni».
{loadmoduleid 284}Parole convinte, che certamente non vogliono soltanto sottolineare l’ottimo risultato conseguito dal candidato del Partito Democratico Giuseppe Arena, ma puntano a provocare i primi mal di pancia all’interno della maggioranza, col sindaco De Maio che in queste ore è certamente a lavoro per formare la Giunta: «Potrebbero sorgere le prime fibrillazioni – ha concluso D’Alessandro – spero per loro che i posti da assessore non siano stati promessi a più di sette persone!».