Prezzi scontati, forse troppo per essere veri. Tutti si erano fidati dei titolari che per alcune mete erano da anni una garanzia sul territorio. Aperta un’inchiesta dalla Procura di Torre Annunziata, indagano i Carabinieri
“Il sogno comincia qui” era uno degli slogan dell’agenzia di viaggi di Gragnano finita al centro del ciclone. Ma per i clienti il sogno si è trasformato brevemente in un incubo, ancor prima di partire.
Oltre trecento famiglie avevano infatti già pagato vacanze e viaggi di nozze per la prossima estate affidandosi ad una nota agenzia di via Madonna delle Grazie, scoprendo però che delle loro prenotazioni non c’è traccia. E nel frattempo l’attività ha chiuso i battenti improvvisamente, mentre il proprietario, un 35enne di Castellammare di Stabia, risulta irreperibile. Nella serata di ieri, circa cento persone tra quelle truffate hanno dato vita ad un sit-in di protesta all’esterno dell’agenzia chiusa, chiedendo spiegazioni e risarcimenti. Sul posto sono giunti anche i Carabinieri che al momento stanno indagando per capire cosa sia successo, anche in seguito alla pioggia di denunce da parte dei clienti beffati. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta. Nessuno aveva nutrito sospetti: da anni, l’agenzia di viaggi in questione era una vera e propria garanzia sulle vacanze in Albania e Grecia e su mete gettonate come Dubai, Disneyland e Sharm el-Sheikh. La saracinesca tuttavia non si alza da tre giorni. Ad essere coinvolti sono centinaia di persone del Napoletano, ma anche dei paesi vesuviani e dell’Agro nocerino-sarnese, tutti rassicurati dall’esperienza dei titolari e convinti dai prezzi super scontati, forse troppo. C’è chi ci ha perso un acconto e chi aveva già pagato tutta la vacanza, fino a 10mila euro per un viaggio di nozze, scoprendo soltanto in aeroporto di non avere neanche i biglietti dell’aereo prenotati. Nelle scorse ore, con un post apparso sui propri profili social, tra l’altro molto seguiti, il tour operator ha cercato di dare una spiegazione a quanto accaduto parlando di “sopravvenute problematiche finanziarie che hanno colpito la società e che non è possibile ad oggi risolvere” e aggiungendo che “non si riuscirà a far fronte agli impegni presi e quindi a garantire i viaggi prenotati”. Una tesi che convince poco i clienti truffati che ora chiedono a gran voce di essere rimborsati: “Non vogliamo scuse, ma i nostri soldi”, si legge tra i commenti.{loadmoduleid 284}