Ribaltata la sentenza del Tar che aveva bocciato i provvedimenti del governatore dopo il ricorso presentato da alcuni cittadini e associazioni
“Non è stato compromesso il diritto allo studio ma ne è stata prevista una modalità alternativa, che meglio si conciliasse con la gravissima crisi pandemica mondiale in una ottica di equilibrata ponderazione di contrapposti interessi, a salvaguardia del primario valore della salute dell’intera popolazione regionale”.
È questa la motivazione con la quale il Consiglio di Stato ha dato ragione al presidente della Campania Vincenzo De Luca in merito alle ordinanze emesse per disporre la didattica a distanza nelle scuole, in concomitanza con l’aumento dei contagi che si è registrato tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Ribaltata, quindi, la sentenza del Tar che lo scorso 10 gennaio aveva bocciato i provvedimenti del governatore campano a seguito del ricorso presentato da alcuni cittadini e diverse associazioni.
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