Il familiare cointestastario del libretto ritirava ancora gli emolumenti, nonostante la destinataria fosse deceduta nel 2014. Intascata senza diritto una somma pari a 90mila euro
A seguito di mirata attività d’indagine d’iniziativa, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino hanno individuato un soggetto, residente ad Ariano Irpino, che ha percepito indebitamente, fino ad oggi, la pensione di un familiare deceduto nel 2014.
Le investigazioni, eseguite dai militari della Compagnia di Ariano Irpino in collaborazione con l’I.N.P.S. locale, sviluppate attraverso la consultazione, l’analisi e l’incrocio degli elementi acquisiti dalle banche dati in uso al Corpo nonché approfondimenti svolti “sul campo”, hanno consentito di accertare che la titolare del conto corrente, classe 1921, era venuta a mancare nel 2014. Tuttavia, il familiare cointestatario del libretto continuava a ritirare la pensione del defunto, percependo indebitamente quasi 90mila euro. Il soggetto è stato deferito per il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche all’Autorità Giudiziaria e, nel contempo, è stato sequestrato confronti dello stesso un libretto postale dove veniva accreditata la pensione in questione da quasi un decennio. L’erogazione degli emolumenti è stata subito bloccata da parte dell’I.N.P.S.. L’azione di servizio rientra nel più ampio dispositivo di prevenzione e contrasto degli illeciti che danneggiano il bilancio pubblico, sottraendo risorse alle fasce più bisognose della popolazione.{loadmoduleid 284}