Tanti i temi trattati, conditi da qualche stilettata agli altri candidati sindaco:«Ci vuole più coraggio a presentarsi in una piazza, piuttosto che andarsi a chiudere!»
Si è tenuta ieri sera a piazza De Santi l’apertura della campagna elettorale del candidato sindaco Tonia Lanzetta; l’avvocato nocerino, consigliere comunale uscente, sarà supportato da una coalizione di cinque liste: Attiva Nocera, Noi con Nocera, Cittadini al centro, La ginestra e Cambiare insieme Nocera, per un totale di 120 candidati al consiglio. L’obiettivo dichiarato è quello di arrivare al ballottaggio dopo la prima consultazione elettorale del prossimo 12 giugno.
Fin dalle prime battute, la Lanzetta non ha disdegnato qualche frecciatina all’indirizzo dei candidati sindaco che hanno presentato le proprie liste al chiuso, nella cornice del teatro comunale Diana. «Voglio cominciare spiegando il motivo per il quale abbiamo deciso di vederci in piazza- ha detto Tonia Lanzetta– e cioè per rompere quel muro tra chi deve rappresentare e i cittadini: abbiamo la necessità di avvicinare le istituzioni ai cittadini. Non ci siamo andati a chiudere. Noi amiamo gli spazi ampi, amiamo vedere l’orizzonte. Abbiamo scelto una piazza non centralissima ma una piazza che è cerniera tra il centro e la periferia. Ci vuole più coraggio a presentarsi qui in una piazza aperta, piuttosto che andarsi a chiudere».
I temi trattati durante il lungo intervento sono stati diversi: dall’annoso problema della mobilità, col traffico paralizzato dai lavori, al rilancio del verde pubblico, passando per il personale sottodimensionato dell’ospedale, la tassa sui rifiuti, le isole ecologiche a scomparsa costate un milione e duecentomila euro, la necessità di rinegoziare le tariffe con la GORI e il rilancio del patrimonio culturale del Comune.
{loadmoduleid 284}«Le radici del popolo nocerino sono profonde, vanno giù nella terra ed è quelle alle quali io mi appello per dare vigore a questa campagna elettorale- ha concluso Tonia Lanzetta– gli altri fanno tante promesse, noi faremo i fatti. Ma una promessa la voglio fare anche io: qualora mi invitassero ad un confronto sarò la prima ad andare e a sedermi per confrontarci carte alla mano».