Dalle origini sanguinose, all’istituzione di questa giornata particolare: quest’anno, grazie alle nuove regole anti covid, si tornerà nelle piazze per manifestazioni e concerti
Oggi in moltissimi paesi del mondo si celebra la Festa dei lavoratori, una ricorrenza le cui origini risalgono addirittura al 1866 quando a Chicago nell’Illinois fu approvata la legge che fissava ad otto ore la durata della giornata lavorativa; il primo maggio 1867 la legge entrò in vigore ma non su tutto il territorio americano. Diciannove anni dopo, nel 1886 e sempre il primo maggio, poiché la legge non era ancora stata estesa all’intera nazione, iniziò uno sciopero generale che culminò con una violenta repressione.
L’eco di quella rivolta arrivò anche in Europa tant’è che al Congresso Internazionale di Parigi del 1889, il giorno del primo maggio fu dichiarato ufficialmente Festa Internazionale dei Lavoratori. Anche l’Italia recepì quella ricorrenza, che tuttora viene celebrata. Un paio di curiosità. Durante il ventennio fascista la festa fu anticipata al 21 aprile in coincidenza con il cosiddetto Natale di Roma; negli USA invece, dove tutto è cominciato, il lavoro viene celebrato il primo lunedì di settembre.
Tradizionalmente nel nostro Paese la festa è accompagnata da un concerto organizzato dai tre sindacati confederali, Cigl, CISL e UIL, in collaborazione con il comune di Roma che si svolge nella piazza di San Giovanni in Laterano. Il “concertONE”, dopo lo stop di due anni causato dalla pandemia, tornerà in piazza.
In generale oggi in tutta Italia, anche grazie al ridimensionamento delle misure anti covid, sialterneranno manifestazioni politiche, sindacali e concerti di vario genere, come avverrà stasera a Nocera Inferiore con l’evento firmato The Kolors.
{loadmoduleid 284}Il primo maggio, però, non è solo musica: giorni fa Sergio Mattarella è intervenuto a Udine per ricordare Lorenzo Parelli, il diciottenne che perse la vita mentre era impegnato in un progetto di alternanza scuola -lavoro. «La sicurezza nei luoghi di lavoro è un diritto- ha detto il presidente della Repubblica – una necessità. Assicurarla è un dovere inderogabile».
Quest’anno la data del primo maggio si arricchisce di un altro significato: dopo due anni di pandemia a partire da oggi il green pass sarà abolito e la mascherina sarà obbligatoria solo in alcuni casi. Clicca QUI per tutti i dettagli