Le due operazioni sono state condotte da Carabinieri e Guardia di Finanza; 36 persone sono finite dietro le sbarre per associazione mafiosa
I Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 57 indagati (per 36 veniva disposta la misura del carcere, per 16 la misura degli arresti domiciliari e per 5 la misura del divieto temporaneo di esercitare attività d’impresa) poiché gravemente indiziati di associazione mafiosa, estorsione, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, autoriciclaggio, fittizia intestazione di beni, corruzione, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, ricettazione e favoreggiamento. Tutti reati aggravati dalla finalità di agevolare il clan Moccia, capeggiato dai fratelli Angelo, Luigi e Antonio e dal cognato Filippo Iazzetta.
Dalle indagini è emerso come le quattro persone, nonostante fossero in stato detentivo o residenti a Roma, avrebbero veicolato ordini agli affiliati, commissionando svariati tipi di reati da cui avrebbero tratto ingente profitto.
{loadmoduleid 284}Contestualmente, il Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito ulteriori 2 misure del divieto temporaneo di esercitare attività d’impresa e un decreto di sequestro preventivo d’urgenza di beni mobili, immobili e di quote societarie per un valore di circa 150 milioni di euro.