Si tratta di quattro architravi e cinque colonne di epoca romana. Denunciato il proprietario e individuati anche due lavoratori a nero
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta ha sequestrato alcuni reperti archeologici (quattro architravi e cinque colonne), risalenti all’epoca romana, illecitamente detenuti all’interno di un’officina di riparazione di autoveicoli, in mezzo a un’ingente mole di rifiuti pericolosi e speciali tenuti senza alcuna cautela, costituiti prevalentemente da batterie esauste, componenti elettriche ed elettroniche ammassate, taniche con gasolio contaminato, vetture dismesse, ferro ossidato, pneumatici usati, recipienti colmi di filtri ed oli esausti.
All’esito delle attività di servizio, le Fiamme Gialle hanno sottoposto a sequestro il materiale archeologico e l’area ove insistevano i rifiuti pericolosi, denunciando a piede libero il titolare dell’officina meccanica per le violazioni alle norme ambientali ed alle disposizioni contenute nel Codice dei beni culturali e del paesaggio. Nel corso delle operazioni, sono stati individuati altresì due lavoratori in nero, uno dei quali percettore di reddito di cittadinanza.
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