Riparte la rassegna “Overture” a cura di Artenauta Teatro e Simona Tortora con lo spettacolo “Transleit”; per l’occasione abbiamo intervistato in esclusiva Viviana Cangiano
Si possono tradurre in napoletano canzoni del calibro di Bohemian Rapsody dei Queen o di Attenti al lupo di Lucio Dalla? Parrebbe proprio di sì ed è proprio da questa suggestione che nasce lo spettacolo musicale “Transleit” del duo EbbaneSis composto da Viviana Cangiano e Serena Pisa, in scena domenica 27 marzo alle 19 al teatro Diana di Nocera Inferiore.
EbbaneSis, il cui nome è una crasi tra “ebbane” i soldi nel gergo tipico dei posteggiatori e “sis” l’abbreviazione di sister, è una realtà musicale nata sul web, ma la consacrazione è arrivata con la partecipazione al programma televisivo Tu si quevales; dopodiché sono arrivati i concerti in giro per il mondo e, tra le altre cose, la collaborazione con Massimo Ranieri nel programma Qui e adesso.
Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Viviana Cangiano una delle due voci di EbbaneSis.
Come nasce il progetto?
Io e Serena ci conosciamo dai tempi del liceo dopo gli studi ci siamo rincontrate e abbiamo capito di avere un feeling umano e un’affinità vocale molto forte. Una sera a Serena mancava una cantante e facendo un repertorio un po’ arrangiato abbiamo capito che a quel piccolo pubblico piaceva quello che facevamo; poi, spinte da artiste come Lina Sastri e Fiorenza Calogero, ci siamo date un nome, abbiamo creato una pagina Facebook ed eccoci qua.
Parliamo di Transleit. Come nasce l’idea di “tradurre” le canzoni in napoletano?
Eravamo a Messina, avevo dei forti dolori alla colecisti e Serena, in albergo, iniziò a tradurre all’istante Volevo un gatto nero così, per farmi ridere. Le dissi bellissima, facciamola. Tornate a Napoli l’abbiamo pubblicata e abbiamo iniziato a tradurre altri brani. La svolta c’è stata con la traduzione di Bohemian Rhapsody che ha avuto in meno di 24 ore 2 milioni di visualizzazioni, passaggi in radio, in tv e nei tg. È stato quello il vero motore di Transleit.
Ci vuole parlare del processo di traduzione?
Cerchiamo sempre di rispettare il testo, ma chiaramente per i brani in inglese ci siamo presi delle licenze poetiche; tendiamo, oltre a tradurre, a contestualizzarle a Napoli così da dare loro un sapore partenopeo maggiore».
Lo show di domenica sarà un concerto spettacolo.Cosa significa e cosa dobbiamo aspettarci?
Ci sono delle gag venute fuori in maniera del tutto naturale tra me e Serena, ad esempio durante le prove, che si alterneranno alle canzoni. Fondamentalmente saremo due voci e una chitarra, suonata da Serena.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Stiamo per affrontare un nuovo progetto che è di soli inediti. Sentiamo l’esigenza di condividere con il pubblico la nostra musica. Usciranno alcuni singoli che raccoglieremo in un album. Poi riprenderemo con “Così fan tutte” di Mozart a teatro.
{loadmoduleid 284}Lo spettacolo fa parte della rassegna “Overture”, curata da Artenauta Teatro con la direzione artistica di Simona Tortora e l’organizzazione di Giuseppe Citarella. Per avere tutte le informazioni è possibile telefonare al 3205591797 o al 3287892486. I biglietti, il cui costo è di 15 euro, 12 per gli under 25, potranno essere acquistati presso il botteghino del teatro Diana oggi dalle 18:30 alle 20:30 e domani dalle 17.